“La pedagogia è stata esclusa dal dibattito sulla scuola. Troviamo assurdo che nel calendario delle audizioni sul Ddl sull’istruzione la comunità pedagogica non abbia trovato posto”.
Lo affermano i parlamentari del M5S in commissione Cultura, che spiegano: “nonostante il lungo elenco di soggetti da audire che abbiamo presentato, nessuno di questi è stato inserito in calendario. Questo, a nostro avviso, è un fatto gravissimo che non fa che confermare i sospetti sollevati dalle stesse associazioni di pedagogisti ed educatori nella lettera inviata al ministro Giannini a seguito della consultazione propagandistica su La Buona Scuola.
Il mondo della Pedagogia aveva colto con entusiasmo l’occasione della consultazione, lavorando a una proposta, la più votata e condivisa con 2326 voti, che prevedeva la presenza all’interno delle scuole di ogni ordine e grado di un Pedagogista ed un Educatore, al fine di costituire l’Unità di Educativa Scolastica di supporto ai docenti, di consulenza pedagogica alle famiglie e di sostegno agli studenti.
Una proposta senz’altro condivisibile e auspicabile in un paese nel quale la comunità voglia prendersi in carico di affrontare difficoltà di bambini e giovani. Non permetteremo che un’intera comunità di professionisti venga eliminata dal provvedimento sull’istruzione: ci faremo carico della loro proposta e presenteremo degli emendamenti per far valere le loro idee perché siamo fermamente convinti che non ci può essere Scuola senza educatori e pedagogisti, così come non esiste un bosco senza alberi. Anche se i soggetti non saranno auditi in commissione, saranno ben rappresentati dai deputati del M5S.
Il Governo Renzi aveva promesso che la consultazione sarebbe stata aperta e democratica: ancora una volta i fatti hanno smentito gli annunci”.