La riforma sulla filiera tecnico-professionale, fortemente voluta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, continua a segnare il passo.
Presentato a fine ottobre dello scorso anno, il disegno di legge pareva destinato ad essere approvato in poche settimane, ma, dopo il passaggio per la verità piuttosto rapido in Senato, alla Camera il percorso non è stato propriamente facile anche se era chiaro fin da subito che rispetto al testo approvato dal Senato non ci sarebbero state modifiche.
In pratica, settimana dopo settimana, si è arrivati alla fine di luglio ma il testo è sempre quello uscito dal Senato. Ed è anche per questo che non si comprende davvero perché sia stato impiegato finora tutto questo tempo.
Secondo il calendario dei lavori, la Camera avrebbe dovuto concludere i lavori in questi giorni, ma proprio nella giornata del 25 luglio la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di rinviare il tutto alla prossima settimana.
Nelle intenzioni del Governo la riforma dovrebbe migliorare l’integrazione tra istruzione e mondo del lavoro favorendo un collegamento più stretto tra le scuole tecniche e professionali e le imprese, promuovendo stage, tirocini e collaborazioni che permettano agli studenti di acquisire competenze pratiche direttamente sul campo.
Anche i programmi di studio saranno rivisti e aggiornati per rispondere alle nuove esigenze tecnologiche e produttive, con un focus particolare sulle competenze digitali e sulle nuove tecnologie.
Sarà rafforzata la formazione dei docenti e le scuole potranno attivare contratti e rapporti di collaborazione con tecnici ed esperti esterni.
La riforma prevede anche la valorizzazione degli istituti tecnici superiori che saranno potenziati e resi più attrattivi.
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