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Riforma Testo Unico pubblico impiego soddisfazione dei Sindacati

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Chi pensava che la riforma del Testo Unico non avrebbe onorato gli accordi sindacali del 30 novembre 2016, probabilmente ha fatto male i suoi conti.

Infatti questa mattina la trasmissione RAI NEWS 24 ha annunciato che in giornata verrà approvato il nuovo Testo Unico del pubblico impiego, al suo interno sono stati recepiti i punti cardine dell’accordo che il Governo ha preso con i sindacati il 30 novembre 2016.

La notizia è stata accolta molto favorevolmente dai sindacati, perché questo passaggio di riforma del Testo Unico è propedeutico al rinnovo del contratto collettivo dei singoli comparti e in particolare di quello della scuola.

In buona sostanza il nuovo Testo Unico modifica il D.Lgs. 165/2001 e in particolare modifica sostanzialmente l’art.40 del suddetto decreto legislativo, dando maggiore efficacia alle contrattazioni collettive.

Nel nuovo Testo Unico è disposto che la competenza sulle visite fiscali passa dalle Asl ai medici dell’Istituto di previdenza, oltre il passaggio all’INPS della competenza delle visite fiscale anche per il personale scolastico, viene definito un polo unico delle visite fiscali per pubblico e privato. Saranno i decreti attuativi a definire le fasce orarie di reperibilità e i criteri per una cadenza sistematica e ripetitiva delle visite fiscali da attuare per tutti i dipendenti statali.

Nel nuovo Testo Unico saltano anche alcuni vincoli del D.Lgs. 150/2009 che, soprattutto per il comparto della scuola, erano punti di modifica richiesti dai sindacati.

Il nuovo Testo Unico del pubblico impiego lascia intatto l’art.18 dello statuto dei lavoratori, ma viene fatto ordine sui casi di licenziamento, dallo scarso rendimento alla cronica condotta illecita. I tempi per arrivare a decidere sulla sanzione si riducono da quattro a tre mesi e a un mese per tutti i casi di flagranza.