Categorie: Politica scolastica

Riforma: un solo decreto legge o più provvedimenti?

Dopo l’incontro di oggi fra Ministro e sindacati, siamo ormai in pieno clima di “toto-decreto”: le ipotesi e le previsioni si moltiplicano e si sprecano. Che genere di provvedimenti verranno adottati dal Governo per realizzare la riforma? Saranno decreti legge, leggi ordinarie, leggi delega? 
Difficile dirlo.
L’ipotesi più logica sarebbe quella di un decreto per le assunzioni e di una legge ordinaria per tutto il resto (magari con il rinvio a regolamenti successivi).
Questa ipotesi cozza però con l’intenzione di Matteo Renzi di fare in fretta e di dare avvio all’intera riforma già a partire dal prossimo settembre; e infatti il sottosegretario Faraone ha già dichiarato che l’idea è proprio quella di un decreto onnicomprensivo. 
Dichiarazione che, però, sembra essere più che altro una pressione sul Quirinale (sugli uffici che devono esaminare i provvedimenti e non tanto sul Presidente Mattarella) per ottenere il via libera per un decreto ai limiti (o forse al di là) della costituzionalità.
E così in queste ore di attesa e di concitazione le notizie si susseguono e si diffondono, forse anche in modo poco controllato.
Senza poi contare il fatto che più il provvedimento sarà ampio ed esteso  e più consistenti dovranno essere le risorse finanziarie necessarie, mentre è ormai chiaro che – a conti fatti – i soldi stanziati con la legge di stabilità basteranno appena per garantire le assunzioni (e forse neppure tutte quelle annunciate). 
La questione del merito e del nuovo sviluppo stipendiale potrebbe poi essere enunciata nel decreto ma demandata ad una apposita sessione negoziale in modo da consentire al Governo di affermare che il principio è stato enunciato senza però accentuare ulteriormente i contrasti con le organizzazioni sindacali.

Reginaldo Palermo

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