Siamo in forte imbarazzo a scrivere per l’ennesima volta che il disegno di legge sulla valutazione del comportamento degli studenti è ancora fermo nella Commissione Cultura della Camera, ma chi fa il giornalista ha anche una regola deontologica da rispettare: quando la notizia c’è bisogna darla.
Anche per la prossima settimana, infatti, il calendario dei lavori della settima Commissione della Camera non prevede la prosecuzione dell’esame della riforma voluta dal ministro Valditara per introdurre elementi di maggior rigore nella valutazione del comportamento degli studenti.
E’ pur vero che all’avvio del prossimo anno scolastico mancano ancora due mesi e mezzo, ma il fatto è che il disegno di legge, come abbiamo ripetutamente scritto in queste ultime settimane, prevede che l’applicazione delle diverse misure debba passare attraverso un regolamento del Governo da emanarsi entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore del ddl stesso.
A questo punto, quindi, i tempi tecnici per consentire alle nuove regole di essere applicate dal prossimo settembre sono completamente saltate.
L’unica possibilità potrebbe essere quella adottare, subito dopo l’approvazione della “riforma Valditara”, un decreto legge che renda operative le nuove disposizioni anche senza il Regolamento: ma, come è facile comprendere, si tratterebbe di una procedura molto rischiosa che potrebbe non trovare d’accordo la Presidenza della Repubblica.
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