Attualità

Riforma voto di condotta: le nuove regole sulle sospensioni degli studenti rinviate al prossimo anno?

Le nuove regole sulla sospensione dalle lezioni degli studenti della scuola secondaria dovrebbero entrare in vigore solamente a partire dall’anno scolastico 2025/26 e non da subito.
E’ quanto si evince dalla lettura del testo del disegno di legge che potrebbe essere approvato dalla Camera dei deputati entro la fine del mese di settembre.
Il testo appare abbastanza chiaro perché dice testualmente che, per “riformare l’istituto dell’allontanamento della studentessa e dello studente dalla scuola per un periodo non superiore a quindici giorni” sarà necessario apportare modifiche al regolamento previsto dal DPR 249 del 1998 (il cosiddetto “Statuto degli studenti”).

Le modifiche dovranno prevede che “l’allontanamento dalla scuola, fino a un massimo di due giorni, comporti il coinvolgimento della studentessa e dello studente in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare”.
L’allontanamento dalla scuola di durata superiore a due giorni dovrà invece comportare lo svolgimento, da parte della studentessa e dello studente, di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche e individuate nell’ambito degli elenchi predisposti dall’amministrazione periferica del Ministero dell’istruzione e del merito.

Le nuove regole non potranno di fatto entrare in vigore in corso d’anno scolastico in quanto il disegno di legge, che ora è all’esame della Camera, stabilisce che per adottare tali modifiche sarà necessario approvare un apposito regolamento per il quale il Governo avrà 6 mesi di tempo.
Per il 2024/25, dunque, le procedure per la sospensione degli studenti e delle studentesse continueranno ad essere regolate dalla norme dello Statuto in vigore ora.
Questo, ovviamente, se il disegno di legge verrà approvato nel testo che conosciamo ora.
Testo che però l’aula della Camera potrebbe ancora ritoccare; ma in tal caso il provvedimento dovrebbe tornare al Senato per l’approvazione definitiva.
Per intanto, comunque, non si conosce ancora il calendario completo dei lavori della Camera a settembre.
Di sicuro il ddl non è calendarizzato per la settimana del 9 settembre, vedremo se verrà messo in agenda per quella successiva.

Reginaldo Palermo

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