Il provvedimento del Governo in materia di condotta degli studenti a scuola è quello che volevano i docenti? Secondo il direttore della Tecnica della Scuola Alessandro Giuliani, intervenuto a Sestarete per illustrare i risultati del sondaggio della nostra testata sulle nuove norme sul voto di condotta e la valutazione degli alunni, no. Ecco la sua opinione e cosa, a suo avviso, andrebbe fatto.
Il direttore Giuliani ha dapprima illustrato le novità più importanti: “Vi sono due disposizioni in particolare: multe per chi è violento nei confronti dei dipendenti della scuola e questi soldi andranno devoluti alle scuole stesse. Poi c’è la novità della valutazione, con il cinque in condotta si viene bocciati alla secondaria. Con il sei il ragazzo viene ‘rimandato’, dovrà produrre una tesina su esperienze in ambito solidale poi valutate dal Consiglio di Classe”.
“Cambiano anche le sanzioni, fino a due giorni di sospensione per i ragazzi violenti, oltre due giorni viene coinvolto in attività solidali”.
Ma cosa ne pensano i docenti? Sono soddisfatti o secondo loro le nuove misure non faranno cambiare più di tanto le cose? “Lo scetticismo c’è ed è confermato ma è dovuto al fatto che bisognerà capire se i ragazzi cambieranno il loro atteggiamento. Sicuramente non nel breve periodo. Sul lungo periodo è da testare. Parliamo di una generazione che dopo il Covid presenta problemi a livello comportamentale ed emotivo. La tendenza di violenza a scuola è in aumento”.
“Le lamentele verso il corpo studentesco sono molte: purtroppo non è la risposta che molti docenti volevano. I problemi legati alla didattica ci sono, abbiamo il problema del precariato. Continuano ad esservi troppi studenti per classe. Questo sarebbe uno dei problemi che verrebbero meglio accolti dai docenti”, ha concluso Alessandro Giuliani.
Dall’indagine, a cui ha partecipato un campione di 300 persone, per la maggior parte docenti (78%), ma anche genitori e altri, è emerso che il personale scolastico non riserverebbe molta fiducia rispetto all’introduzione del voto di condotta per ridurre i casi di violenza a scuola.
In particolare, la metà degli insegnanti non pensa che la nuova legge metterà un freno a questo tipo di episodi di aggressione e bullismo. Al contrario, la multa fino a 10.000 euro per chi commette violenza mette d’accordo molti più prof: tre docenti su cinque pensano infatti di ottenere, con l’aumento esponenziale delle multe, maggiore rispetto nei loro confronti.
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