Il Trentino Alto Adige non recepirà la riforma del voto in condotta appena approvata alla Camera e tanto voluta dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Lo ha affermato, come riporta Il Fatto Quotidiano, l’assessora all’Istruzione della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa, nonostante sia esponente del partito al Governo, Fratelli d’Italia.
“Non la recepiremo, non siamo obbligati a farlo. In Provincia abbiamo un sistema che disciplina nel dettaglio la valutazione. Diciamo che la condotta diventa un concetto più ampio, che include la partecipazione, l’impegno, il rispetto e il comportamento. E il voto è una sorta di sintesi di tutti questi aspetti, tenendo conto della capacità di relazione”, ha detto in un’intervista a L’Adige.it.
“Il voto non influirà sull’ammissione alla classe successiva. L’idea di fondo è di educare più che imporre. E personalmente condivido il concetto di considerare i nostri ragazzi come persone adulte: in caso di errori si può lavorare per recuperare”, ha spiegato l’assessora.
“È facile cercare di mettere in contrapposizione la mia posizione con quella di Valditara, ma voglio essere chiara: il governo ha scelto di portare avanti questa linea e lo capisco, perché ci sono situazioni drammatiche dove i ragazzi usano la violenza anche contro i docenti”, ha aggiunto. “Non abbiamo il voto in condotta ma si parla di capacità di relazione; è qualcosa di molto più ampio, una sintesi dell’impegno, della partecipazione, del rispetto. Il nostro sistema è consolidato e ci sono regolamenti che le scuole adottano. Cerchiamo di recuperare i ragazzi perché i loro atteggiamenti non si manifestino fuori dalla scuola”.
Nella pratica, in pagella il giudizio sul comportamento è incluso in quello sulla “capacità relazionale”, che da sola non influisce sull’ammissione alla classe successiva e alla primaria fa parte del giudizio globale formulato dagli insegnanti. Diversa la questione dei voti alle elementari dove, invece, in Trentino i cosiddetti giudizi sintetici reintrodotti dal governo con la riforma, sono in vigore da anni.
Con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astensioni la Riforma Valditara sul voto di condotta e sulla valutazione del comportamento è stata approvata lo scorso 25 settembre in via definitiva dalla Camera dei deputati. Come abbiamo più volte scritto e chiarito, adesso è necessario che il Governo si attivi al più presto per adottare le misure previste dalla legge.
Quella più delicata e complessa riguarda le modifiche alle regole sulle sospensioni degli studenti per motivi disciplinari.
La legge appena approvata prevede una vera a e propria modifica dello Statuto degli studenti e delle studentesse per la quale il Governo avrà 180 giorni di tempo a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge (presumibilmente la metà di ottobre). Per il ritorno ai giudizi sintetici per gli alunni della primaria sarà invece sufficiente una ordinanza ministeriale per la quale potrebbe bastare anche un solo mese.
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