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Riforma voto in condotta, Valditara: “Chi vuole aggredire un docente se toccato nel portafoglio ci penserà due volte”

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato intervistato ai microfoni di TgCom24 per commentare l’approvazione, di ieri 25 settembre, di quello che è stato denominato proprio “Ddl Valditara“, e cioè la riforma del voto in condotta.

Valditara: “Strumento in più per i docenti”

Ecco le sue parole: “I docenti hanno uno strumento in più per ribadire la centralità del loro ruolo. C’è una sanzione pecuniaria per chi aggredisce i docenti: se toccato nel portafoglio si penserà due volte prima di aggredire un docente. Si tratta di un avvertimento per tutti coloro che hanno questa idea. Lo Stato sta dalla parte della scuola e del docente”.

E, sulla valutazione alla primaria: “Ci sono sempre i giudizi, ma più chiari; non scompaiono, verranno semplificati”, ha aggiunto.

Riforma voto in condotta approvata

Con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astensioni la Riforma Valditara sul voto di condotta e sulla valutazione del comportamento è stata approvata ieri in via definitiva dalla Camera dei deputati. Come abbiamo più volte scritto e chiarito, adesso è necessario che il Governo si attivi al più presto per adottare le misure previste dalla legge.

Quella più delicata e complessa riguarda le modifiche alle regole sulle sospensioni degli studenti per motivi disciplinari.
La legge appena approvata dal Parlamente prevede una vera a e propria modifica dello Statuto degli studenti e delle studentesse per la quale il Governo avrà 180 giorni di tempo a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge (presumibilmente la metà di ottobre). Per il ritorno ai giudizi sintetici per gli alunni della primaria sarà invece sufficiente una ordinanza ministeriale per la quale potrebbe bastare anche un solo mese.