La riforma arriverà in Consiglio dei ministri il 12 marzo, ma le ultimissime modifiche e integrazioni al testo si stanno realizzando in queste ore. La sera di martedì 10, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini è andato a colloquio a Palazzo Chigi con il con il premier Matteo Renzi per un confronto: l’evento, annunciato, è servito a definire più di un punto ancora incerto del ddl. Ma più di tutto, probabilmente, è stato decisivo per decidere la linea da assumere sulle assunzioni dei precari: se, come probabile, il disegno di legge non dovesse rispettare i tempi di approvazioni imposti da Renzi, le immissioni in ruolo del 2015 non dovrebbero superare le 50mila unità. Una cifra di poco superiore al turn over naturale. La cifra non è da poco, ma se si paragono a quella che il Governo ha incluso nella prima versione della Buona Scuola (quasi 150mila assunzioni) è davvero deludente.
Certo, il resto delle assunzioni si faranno a ddl approvato, con l’avvio del sempre più fantomatico organico funzionale: ma, al di là di tutto, si tratta comunque di una spalmatura su più anni e non di certo di quell’abbattimento della “supplentite” (per dirla alla Renzi) tanto sbandierata dal Governo per diversi mesi.
{loadposition eb-dirigente}
Il premier, comunque, vuole che tutto il partito di maggioranza sia d’accordo: al termine dell’incontro con Giannini, ha deciso infatti di incontrare anche, stavolta nella sede del Pd, i parlamentari delle commissioni competenti. Sono diversi i passaggi del ddl, particolarmente delicati e che dividono, su cui mettere il punto: come gli scatti di merito, le detrazioni per le scuole paritarie, ma anche la valutazione e la formazione del personale. Nelle ultime ore ha preso piede anche l’indiscrezione della chiamata diretta dei docenti da affidare ai “presidi-sindaci”: l’Anief, a tal proposito, ha già detto “no grazie, in Italia si diventa insegnanti solo tramite pubblico concorso”. E anche agli altri sindacati una soluzione di questo genere, inizialmente da attuare solo per “foraggiare” l’organico funzionale e in futuro forse da estendere anche per supplenze e assunzioni ordinarie, non può che essere rigettata.
Nel corso del confronto, Renzi e componenti del Pd hanno parlato anche di Rai: il pacchetto di revisione dei canali di Stato è stato calendarizzato in CdM, assieme a quello sulla scuola, per giovedì 12 marzo alle 17,30. Subito dopo dovremmo saperne di più. Si spera.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…