“Il disegno di legge sulla Scuola di Renzi è inemendabile: illude, ma non rispetta, il diritto dei precari alla stabilizzazione, mentre distrugge lo stato giuridico e retributivo dei docenti e di tutto il personale dell’istruzione pubblica”. A dirlo è Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicobas, che conferma lo sciopero del 24 aprile proclamato assieme ad Anief e Usb.
“Abbiamo proclamato insieme un grande sciopero generale della scuola, con manifestazione nazionale per il 24 aprile, da piazza della Repubblica, con inizio alle ore 10. Nel fronte unitario del sindacalismo alternativo – spiega ancora d’Errico – si sono uniti CUB, SLAI COBAS, AUTOCONVOCATI, USI. Ma sono numerosissime le RSU elette ai primi di marzo che, al di la delle sigle nelle cui liste si sono presentate, stanno aderendo a questo sciopero. Appelli alla partecipazione piovono da intere scuole di ogni provincia: sono in preparazione decine di pullman”.
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Il sindacalista Unicobas si scaglia quindi contro “l’immobilismo di CGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda, che si limitano ad un ridicolo blocco degli straordinari e delle attività aggiuntive dal 9 al 18 aprile (sabato e domenica compresi): ha fatto comprendere alla categoria che la sordità di queste sigle all’appello unitario che lanciammo già il 20 marzo equivale alla connivenza, a fronte del più pesante attacco mai sferrato allo stato giuridico ed alla dignità dei docenti, nonché – conclude d’Errico – alla libertà d’insegnamento”.
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