Sulla riforma della scuola il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, punta forte sull’organico dell’autonomia: “è la benzina” della scuola e del processo educativo, ha detto il responsabile del dicastero dell’Istruzione nel corso di un intervento a Tv2000. “Il piano assunzionale che abbiamo preparato – ha spiegato il ministro – risolve definitivamente la piaga sociale del precariato, impedisce che si riaccenda e attiva subito un concorso. Darà alle scuole tutti gli insegnanti di cui hanno bisogno con una flessibilità non più legata a parametri numerici ma ai fabbisogni”. Secondo Giannini, inoltre, è proprio grazie a questa novità che “non avremo le classi-pollaio. I dirigenti scolastici in base al fabbisogno avranno i docenti per comporre le classi” ha assicurato il ministro che non ha voluto dire quale sarà il numero delle assunzioni (“i numeri sono precisi ma non li dico”) confermando però che gli insegnanti saranno in classe a settembre. A questo ci risulta, tuttavia, ben difficilmente tutti i 120-140mila immessi in ruolo firmeranno il contratto nel corso della prossima estate. Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola
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