Home Politica scolastica #riformabuonascuola, se salta potremo dire addio a 40mila assunzioni

#riformabuonascuola, se salta potremo dire addio a 40mila assunzioni

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Il Governo non ha cambiato idea: non esiste alcuna ipotesi di stralcio del piano delle assunzioni dal testo del ddl di riforma #riformabuonascuola. A dichiararlo è l’on. Simona Malpezzi, appartenente al Partito Democratico e componente in Commissione Cultura alla Camera. La notizia riportata nella stessa giornata dal quotidiano La Repubblica, quindi “è destituita di ogni fondamento”, ha detto il deputato Pd.

“Il piano delle assunzioni – ha aggiunto Malpezzi – è parte integrante del disegno di legge e va di pari passo con l’attuazione di quello dell’autonomia, senza la quale il piano si limiterebbe alla copertura del turn over. Per intenderci, 40mila assunzioni in meno. Per questo, non ci sarà alcun stralcio. Ora – continua la deputata democratica – si tratta solo di proseguire e portare a termine nei tempi più brevi possibili il buon lavoro avviato in Commissione. Da questo punto di vista, noi garantiremo come sempre il massimo impegno, anche nel dialogo costante con le opposizioni”.

La democratica ha chiuso il suo intervento sottolineando che “l’approvazione dell’art.1, riformulato dal relatore, dimostra la volontà di restituire l’anima e lo spirito all’autonomia scolastica”.

Le rassicurazioni di Malpezzi, però, non dovrebbero essere ben gradite da tanti precari. Che già prima delle sue parole dicevano su Facebook: “Non ci fidiamo delle promesse, vogliamo i fatti, lo sciopero resta e sarà uno sciopero come mai si è visto nella scuola”.

 

 

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Critico si è detto anche Marcello Pacifico, presidente Anief: “se si fa un decreto legge, senza fare un censimento, l’Esecutivo si assume tutta la responsabilità di tradire i precari della scuola. Le indiscrezioni della stampa di oggi, poi smentite, non possono mettere sotto ricatto il Parlamento e inibire il dibattito parlamentare. Anche perché l’autorizzazione per 150mila immissioni in ruolo già esiste ed è contenuta nella Legge di Stabilità. Il ministro Giannini dovrebbe sapere che la Scuola appartiene a 60 milioni di italiani e non alla maggioranza parlamentare di turno. Che – conclude il sindacalista – si avvia ad approvare una riforma epocale a colpi di fiducia”.

Anche per il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, in merito al piano di assunzioni “serve una decisione chiara e trasparente da parte del Governo” perché “i precari della scuola sono stati travolti da continue comunicazioni, non sempre lineari e coerenti tra loro” e “c’è ora grande disorientamento”.

 

 

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