Categorie: Politica scolastica

#riformabuonascuola, torneremo all’abbecedario!

 

C’era anche un disegno di Pinocchio con la scritta “Torneremo all’abbecedario” tra i cartelli esposti la sera del 28 aprile a Firenze, nel corso di una manifestazione notturna contro la riforma della scuola. Sulla scia di quanto accaduto il 23 aprile scorso, alla vigilia del primo dei tre scioperi proclamati dai sindacati, i manifestanti, alcune centinaia, hanno sfilato con delle pile accese contro “l’oscurità sul mondo della scuola portata dal ddl del Governo”.

Lo striscione principale del corteo recitava “Se pensate l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza”. La protesta, partito dalla stazione Leopolda si è quindi spostata sotto la sede della Regione: ad organizzarla sono stati i sindacati Cgil, Cisl, Snals e Gilda, con l’adesione di Arci, Anpi e associazioni studentesche.

“C’è rappresentata tutta la società in questo corteo – ha commentato Paola Pisano della Cgil – e questo perchè questo progetto del governo è riuscito a ricompattare le forze più diverse, unendole contro un piano che rende la scuola più povera, fragile e discriminatoria. Vorremmo che in Parlamento possa esserci su una riforma così importante una discussione seria – ha aggiunto la sindacalista – che invece non ci sarà, perchè al governo verranno come al solito consegnate deleghe in bianco per fare ciò che vuole sottraendo un tema così vitale e delicato al controllo e alla supervisione tipiche delle forme democratiche”.

Nei prossimi giorni, le contestazioni continueranno: per il 4 maggio, alla vigilia dello sciopero unitario, si stanno organizzando flash mob in diverse piazze italiane. Anche in versione notturna, visto che si presterebbe meglio a rappresentare la stato di “lutto” dei cittadini davanti ad un riforma sempre più discussa.

 

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Sempre martedì 28 aprile, 32 organizzazioni firmatarie dell’appello “La Scuola che cambia il Paese”: nel corso della giornata, hanno incontrato i parlamentari di Camera e Senato per dire a chiare lettere che il ddl “va modificato profondamente”.

All’incontro erano presenti anche alcuni membri della VII Commissione della Camera, impegnata in queste ore nell’esame del disegno di legge, tra i quali la relatrice del ddl, Maria Coscia. “È emersa la volontà della Commissione di cambiare profondamente il disegno di legge – spiegano i firmatari, tra cui Cgil, Cisl, Uil, Forum Terzo Settore, Arci, Unione degli Studenti, Libera – la riformulazione dell’articolo 1 nella nuova versione richiama già in parte i contenuti del nostro appello”.

A dire il vero, diversi esponenti della maggioranza e del Pd non nascondono, da alcuni giorni, la disponibilità a cambiare qualche norma del ddl approvato a metà marzo dal DcM: basterà però qualche lieve modifica a calmare la piazza?

 

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Alessandro Giuliani

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