Sono quasi duemila le proposte di correzione al ddl #riformabuonascuola, depositate nei giorni scorsi in commissione Cultura alla Camera: quasi 700 sono solo del Movimento 5 stelle, che con Sel ha fatto pressioni per scorporare e affidare al percorso veloce del decreto il piano delle assunzioni, chiedendo invece più tempo per discutere e approfondire gli altri aspetti della riforma.
Sono invece circa 150 gli emendamenti presentati in queste ore dai deputati del Pd, impegnati nelle stesse ore in un seminario sulla riforma della scuola al Nazareno con il premier Matteo Renzi. Ma gli emendamenti potrebbero essere ancora di più: dopo le richieste dei giorni scorsi da parte dell’opposizione, l’ufficio di presidenza della commissione Cultura ha posticipato a venerdì 24 aprile, alle ore 12, il nuovo termine per la presentazione delle proposte di modifica al testo. Alcune delle quali potrebbero essere accolte.
Almeno questo sembra l’intendimento che il Pd, il partito di maggioranza, si è dato nei giorni scorsi dopo una riunione fiume al Nazareno: tra le modifiche in arrivo, figura la cancellazione, almeno fino a tutto il 2016, della norma contenuta nell’articolo 36 del ddl che vorrebbe introdurre un limite di 36 mesi ai contratti per i precari. Poi c’è il ripristino delle responsabilità del Collegio dei Docenti e d’Istituto nelle scelte strategiche delle scuole autonome, il ridimensionamento dei poteri dei presidi in fatto di assegnazione dei fondi al personale più meritevole (non la prerogativa di chiamare i prof dagli albi territoriali e i componenti dello staff, che rimarrebbero).
Il Pd avrebbe dato il suo assenso ad assumere (non si è capito se subito o dopo) gli idonei al concorso a cattedre 2012 (un punto su cui si è soffermato anche l’ex ministro Maria Stella Gelmini). Infine, tra gli emendamenti ci sono poi gli abilitati con Tfa, Pas e di scienze della formazione, per i quali non si procederebbe all’immissione in ruolo, ancor che come l’inserimento nelle GaE, ma sarebbe prevista una quota di posti nel prossimo ‘concorsone’(si parla anche di esonero dai test preselettivi con inserimento tra i candidati ammessi alle prove).
Ovviamente, gli emendamenti del Pd sono quelli che hanno più possibilità di essere approvati. Tra i tanti presentati c’è di tutto e di più. Anche quello di Area Popolare che ha chiesto di “migliorare il ddl Buona Scuola” aprendo “nei mesi estivi le scuole statali dell’infanzia ed elementari”: a riferirlo è stata Rosanna Scopelliti, deputata del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc), spiegando che “con l’apertura delle scuole statali nei mesi estivi vogliamo dare un ulteriore sostegno alle famiglie, tutto questo, senza oneri aggiuntivi a carico dello Stato”. Con i docenti, aggiungiamo noi, che dovrebbero quindi alternasi nelle ferie tra luglio e agosto.
{loadposition eb-territorio}
Lo stesso partito popolare ha anche chiesto la destinazione del 10% del Fondo di funzionamento delle istituzioni scolastiche anche agli istituti paritari, che forniscono servizio scolastico nei territori dove non sono presenti scuole pubbliche; estensione delle agevolazioni fiscali anche per gli studenti delle scuole paritarie superiori ed ampliamento della soglia di detraibilità a 800 euro: inserimento, infine, delle scuole paritarie nel sistema di istruzione dalla nascita fino a sei anni, introdotto dal ddl, tenuto conto che 662mila bambini frequentano le scuole paritarie d’infanzia.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola