Sul disegno di legge varato dal Governo sulla Buona Scuola, Nichi Vendola va già duro: per il presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, il “Jobs Act e la riforma della scuola sono due facce della stessa medaglia”.
Soprattutto, ha proseguito nel corso di un intervento tenuto domenica 29 marzo, “Renzi è riuscito lì dove non erano riusciti a fare Sacconi e Berlusconi e lì dove non aveva osato la Gelmini”. Una riforma “dove non c’è il diritto allo studio, dove non solo ci sono presidi manager ma presidi prefetto”. Con questo ddl, sostiene il politico pugliese, viene “messa in discussione anche la libertà di insegnamento”.
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Vendola ha quindi respinto l’idea dell’approvazione in tempi record, scanditi dal premier Renzi, del decreto di riforma in Parlamento: occorrono “tempi necessari per ingaggiare una discussione vera”.
Il leader di Sel ha quindi auspicato “un decreto che si occupi della stabilizzazione dei precari”: quel decreto legge che il Governo aveva predisposto, ma all’ultimo momento sfumato per fare un tutt’uno con il disegno di legge che a giorni arriverà in Commissione Cultura della Camera.
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