I laureati, non in possesso dell’abilitazione all’insegnamento, per poterla conseguire devono possedere almeno 24 crediti formativi ottenibili presso le Università. Solo integrando alcuni esami previsti dal vigente regolamento per l’accesso all’insegnamento, il laureato può partecipare al concorso per ottenere l’abilitazione all’insegnamento. Tutto ciò sta generando una grande confusione e molti laureati sono costretti a visionare la confluenza tra i CFU conseguiti e da conseguire con le nuove classi di concorso.
A creare maggiore disorientamento ci voleva anche la revisione delle classi di concorso che non ha fatto altro che dar vita ad un caos nel caos. Tutto ciò, ovviamente, ha un grave peccato originale che discende dalla Riforma Berlinguer del sistema universitario che ha portato alla creazione di ben due percorsi di laurea: una triennale con tesi di laurea e una magistrale o specialistica con tesi di laurea. Non sarebbe il caso che il Governo ponga mano ad una revisione del sistema universitario che preveda la cancellazione del 3+2 e il ritorno alle lauree a ciclo unico come esisteva prima della Riforma. Non ingessiamo ancora di più l’Italia, ma liberiamola da lacci e lacciuoli che generano ambiguità, dubbi, fraintendimenti. Il nostro deve essere un Paese snello se vuole competere con i sistemi universitari europei.
Mario Bocola
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