Riforme, stavolta Carrozza sentirà le categorie interessate
“Il Governo non ha alcuna intenzione di ledere le prerogative del Parlamento” in tema di istruzione, università e ricerca ma intende proporre un ddl che riguarderà soltanto la materia universitaria per l’elaborazione di un testo unico. A sostenerlo, il 21 novembre, è stato il sottosegretario all’istruzione, Gianluca Gallettì, rispondendo alla Camera ad un’interpellanza in tema di riordino normativo del settore e di delega legislativa. Galletti ha ricordato che un primo testo, al quale fa riferimento l’interpellanza, è stato “oggetto di confronto nelle sedi tecniche, ma non è stato discusso dal Consiglio dei ministri. Uno schema di disegno di legge sarà invece esaminato in una delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri. Esso riguarderà soltanto la materia universitaria e prevederà una delega legislativa solo per l’elaborazione di un testo unico in materia. Non si tratterà di un disegno di legge collegato alla legge di stabilità, ma di una normale iniziativa legislativa, che è lo strumento con il quale il Governo deve normalmente sottoporre le sue proposte al Parlamento per un esame approfondito”.
Galletti ha anche assicurato che, “ferma restando la necessità di un intervento legislativo, è intenzione del Ministro coinvolgere tutte le categorie interessate nel processo di formazione delle future decisioni. Nel settore della scuola, si procederà con un’ampia consultazione prima di presentare un disegno di legge di riforma”. Viene confermata, quindi, la linea del dialogo. Che è poi quella che avevano chiesto alcuni sindacati, come la Flc-Cgil e l’Anief.
“Il riordino della disciplina può essere operato senza costi, ma – ha aggiunto il sottosegretario – per un rilancio dell’istruzione e dell’università servono risorse. Al riguardo, vorrei ricordare che, in una difficilissima congiuntura economica come quella attuale, il Governo ha mostrato una grande attenzione per questo settore, al quale ha dedicato anche rilevanti risorse economiche”.
In particolare, Galletti ha segnalato le risorse previste dal “decreto-legge n. 69 del 2013 (c.d. “decreto del fare”), che ha stanziato 450 milioni di euro per l’edilizia scolastica; quelle previste dal decreto-legge n. 104 del 2013, che a regime ammontano a 450 milioni di euro; e quelle previste dal disegno di legge di stabilità, che sarà all’esame di questa Camera nelle prossime settimane e che prevede, tra l’altro, lo stanziamento di 150 milioni di euro aggiuntivi per il Fondo di finanziamento ordinario delle università e 80 milioni di euro per i policlinici universitari, oltre al consueto stanziamento – ha concluso Galletti – per le scuole paritarie, pari a 220 milioni di euro”. Uno stanziamento, quest’ultimo, che però non ha proprio destato consensi assoluti.