Alcune delle più importanti riforme dell’attuale ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, rimangono per il momento in cantiere, e probabilmente si concretizzeranno fra non poco tempo.
Basta pensare alla riforma della valutazione nella scuola primaria: per riuscire a passare dai giudizi descrittivi introdotti con l’OM 172 del 2020 alla valutazione formata da giudizi “sintetici”, più chiari e facilmente leggibili da studenti e famiglie, così come intende fare il Governo, con un emendamento al ddl sul voto di comportamento nella scuola secondaria, pare che non basterà pubblicare un’ordinanza ad hoc. Per questo motivo la faccenda appare complessa, e non è detto che si riesca a dettare nuove regole prima del 1° settembre 2024.
Un’altra questione a parte è la riforma della filiera tecnologico-professionale (DDL AS 924). Quest’ultima, dopo il passaggio al Senato, al momento è in esame alla Camera, al vaglio della VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione). Come sappiamo il 7 dicembre, subito dopo il parere negativo del CSPI all’avvio della sperimentazione della filiera tecnico-professionale a partire dal settembre prossimo, il Ministro ha firmato il decreto, non accogliendo il suddetto parere, “stante la valenza strategica del provvedimento“.
A partire dall’anno scolastico 2024/2025, saranno dunque attivate le classi prime dei percorsi sperimentali quadriennali di istruzione tecnica e professionale autorizzati a seguito di accoglimento della candidatura nonché dei percorsi erogati dalle istituzioni formative accreditate dalle Regioni.
Al termine del primo ciclo sperimentale, comprensivo del percorso di istruzione e formazione secondaria e del percorso di istruzione terziaria negli ITS Academy, la sperimentazione potrà essere rinnovata. In caso di mancato rinnovo, le sole classi intermedie già funzionanti presso gli istituti di istruzione di secondo grado saranno autorizzate a completare il ciclo sperimentale fino a completamento. Si riuscirà a superare la fase della sperimentazione? E quando?
Ultima, ma non meno importante, la questione del docente tutor e del docente orientatore, figure che sono in qualche modo applicazione delle linee guida sull’orientamento del dicembre 2022. Come abbiamo scritto, molti degli elementi presenti nella road-map tracciata dal Governo non hanno ancora trovato attuazione.
Quali prospettive? Cosa dobbiamo aspettarci? Cosa blocca di fatto il percorso di queste riforme? Di questo e di molto altro parliamo con il vicedirettore della Tecnica della Scuola, Reginaldo Palermo.
I numeri parlano chiaro: nelle relazioni affettive la gelosia è una parte dell’amore. Questo e…
Oggi, 25 novembre, è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Si tratta di…
Non se ne parla molto, è un fenomeno – per fortuna limitato – che tende…
A proposito della polemica su voti sì/voti no a scuola, vorrei proporre la seguente riflessione…
A scuola si può spiegare come funziona, ma l'intelligenza artificiale non ha nulla a che…
A Modena è scattato un appello, sottoscritto già da 4.321 persone tra genitori, studenti e docenti per chiedere maggiore…