Si torna a parlare della figura del mobility manager scolastico. Si tratta di un ruolo che è stato previsto dalla legge 221 del 28 dicembre 2015, entrata in vigore a inizio 2016.
Come riporta un comunicato stampa del M5S ci sono importanti novità a proposito di questa figura. Stanotte è stato infatti approvato in commissione il decreto infrastrutture, che sbarcherà oggi, 27 luglio, al Senato. È stato anche approvato un emendamento presentato dalla capogruppo M5S in commissione trasporti Gabriella Di Girolamo che si propone di dare piena attuazione e funzionalità proprio alla figura del mobility manager scolastico.
Tutto ciò è stato previsto dal piano “RiGenerazione Scuola”, messo in piedi dalla sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia. “Il mobility manager si occuperà di promuovere la mobilità sostenibile nelle scuole, collaborando con il manager d’area per fornire all’amministrazione locale soluzioni di mobilità urbana più congeniali alle esigenze scolastiche anche in relazione alla presenza di studenti con disabilità”, si legge nel comunicato.
Presto il lavoro svolto dai mobility manager scolastici sarà agevolato da un’infrastruttura digitale fornita dal Ministero dell’Istruzione, con l’obiettivo di fare delle scuole italiane punti nevralgici per la costruzione di una nuova mobilità urbana, più sostenibile ed a misura di studente.
“Siamo fieri di aver raggiunto questo importante obiettivo, che conferma quanto sia fondamentale la presenza del MoVimento 5 Stelle per portare avanti i temi legati alla transizione ecologica, alla mobilità sostenibile e all’istruzione pubblica”, ha affermato la capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione istruzione al Senato Danila De Lucia.
Il mobility manager scolastico è una figura professionale scelta su base volontaria e senza riduzione del carico didattico, in coerenza con il piano dell’offerta formativa, con l’ordinamento scolastico e tenuto conto dell’organizzazione didattica esistente, da individuare tra il personale docente.
Deve sapere organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni; mantenere i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto; coordinarsi con gli altri istituti scolastici presenti nel medesimo comune; verificare soluzioni, con il supporto delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale, su gomma e su ferro, per il miglioramento dei servizi e l’integrazione degli stessi; garantire l’intermodalità e l’interscambio; favorire l’utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale; segnalare all’ufficio scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei disabili.
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