É una domanda che si pongono in molti, a cui, purtroppo, non si riesce a dare una risposta chiara e precisa. Dove trovare quindi, i soldi per rinnovare la parte economica del contratto scuola? Nonostante le difficoltà economiche per avviare un tavolo di confronto sul tema del rinnovo contrattuale , tra amministrazione e sindacati, è evidente a tutti, persino ai sindacati più scettici, l’impellenza di trovare un accordo per sottoscrivere un nuovo contratto della scuola, in modo da avere norme certe e chiare. Trovare un accordo per il rinnovo di questo contratto significherebbe mettere la parola fine all’ingerenza per via legislativa dei patti contrattuali. Sappiamo con certezza, fatte salve le contingenti difficoltà di tenuta del governo, che tra i temi contrattuali che verranno discussi, in questo rinnovo di contratto scuola, c’è la questione dell’orario settimanale di servizio dei docenti, le modalità di organizzazione del lavoro riguardo l’utilizzazione dei docenti e del personale Ata e la questione della valorizzazione professionale.
Nonostante l’azzardato e repentino tentativo dell’ex ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, di portare a 24 ore l’orario settimanale di lezione frontale dei docenti, a parità di salario, resta centrale, pur ricordando tutte le proteste che tale proposta aveva creato, il tema dell’ aumento dell’orario di servizio settimanale dei docenti da affrontare nel rinnovo contrattuale del 2014. Infatti con il prossimo contratto nazionale di lavoro, da parte dell’amministrazione, si vorrebbero inquadrare gli insegnanti in due categorie di orario di servizio : la prima è quella attuale di 18 ore settimanali di lezione, con una retribuzione base, la seconda è quella di un orario di servizio maggiorato rispetto al classico orario cattedra di 18 ore settimanali, per cui le attività svolte oggi a casa, come la preparazione e la correzione dei compiti e delle lezioni, vengano svolte direttamente a scuola nel pomeriggio, insieme ad altre attività di carattere didattico e organizzativo.
Ovviamente chi sarà idoneo ad optare per la seconda categoria di orario di servizio dovrà essere retribuito maggiormente, avvicinandosi a standard europei di retribuzione, e dovrà avere accesso esclusivo agli sviluppi di carriera. Non è dato sapere i criteri di accesso a questa seconda categoria di orario di servizio e nemmeno quanto sia con precisione la retribuzione economica che verrà attribuita. Nei giri di ricognizione che, in qualità di messi, stanno facendo i sottosegretari all’istruzione , incontrando le varie rappresentanze sindacali, si sta saggiando il terreno per comprendere quale sarà la migliore strategia di successo, per portare in porto il nuovo contratto della scuola. Si sondano le richieste dei sindacati, e anche quali potrebbero essere, in mancanza di disponibilità economiche adeguate, le introduzioni o variazioni di parti giuridiche del contratto, in modo da accontentare le varie anime delle rappresentanze.
Qualcuno afferma che si tratta di prove tecniche di baratto. Si ricorda che il baratto, in economia, è un’operazione strategica di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti senza uso di moneta. Si usa il baratto quando non c’è o c’è poca disponibilità economica. Nel caso del rinnovo del contratto scuola, se in parte si cercheranno risorse economiche aggiuntive, si procederà anche con il porre sul piatto della bilancia, introduzione di nuove norme giuridiche e cancellazioni di altre norme giuridiche. Voci insistenti di parte sindacale, ma anche politica, parlano di una probabile limitazione della legge 150/2009 nella ricezione contrattuale , per il fatto che è una legge inapplicabile con l’ordinamento scolastico. Si prospetta, ma siamo nel campo delle ipotesi, un baratto tra una limitazione della legge 150/2009 e l’inserimento di un opzione di aumento dell’orario di servizio dei docenti.
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