I lettori ci scrivono

Rinnovo contratto, promesse non mantenute

Carissimi docenti italiani,

Dopo due anni di Covid, di Dad integrale, Dad integrata e Dad da integrare, tutto non riconosciuto anzi disprezzato, con ritorni in presenza a finestre aperte per arieggiare i locali e mascherine per ore a togliere il respiro, arriviamo al nodo Contratto.

Il nostro caro Contratto di lavoro, inesistente ormai da oltre 10 anni se consideriamo il finto rinnovo di tre anni fa.

Tutto inizió con le promesse di impegno del ministro Bussetti, poi arrivò il buon Fioramonti che, appena ebbe contezza del disinteresse del Governo di fare qualcosa di serio per la scuola, ebbe la dignità di dimettersi, fino a Azzolina e i suoi banchi a rotelle e a Bianchi con le ennesime promesse e stipule di fantomatici “patti per la scuola”…

Ad oggi nulla è stato fatto e anzi da marzo il tanto sbandierato taglio del cuneo fiscale voluto dal migliore tra i migliori, ha prodotto invece il taglio degli stipendi, già poveri, dei disillusi docenti!

Docenti che aspettano dunque da un decennio un rinnovo del contratto che finalmente riconosca l’enorme lavoro che si fa dalle 8 del mattino per 12 ore e forse anche di più se non si ha l’accortezza di spegnere cellulari e pc a una certa ora, che finalmente riconosca l’enorme lavoro svolto in Dad, che ci costrinse da un giorno all’altro a cambiare radicalmente il modo di lavorare, con tutto lo stress che ne venne, una Dad poi portata in aula per seguire gli alunni a casa contemporaneamente a quelli in presenza…

L’ultima trovata, ovviamente fatta apposta per prendere ancora tempo è quella del legare i sacrosanti riconoscimenti di carriera a corsi di formazione. E i sindacati?

Forse proporranno un altro sciopero senza capire che molti docenti non sono disposti a rinunciare a 80 € da uno stipendio già misero. Credo si debbano sforzare di ideare nuove forme di protesta se ancora vogliono sperare in un coinvolgimento di massa.

Se dovessimo trovarci ancora una volta di fronte a un muro, al Caro ministro dovremmo chiedere le dimissioni.

Noi docenti siamo abituati a rispettare i patti coi nostri ragazzi… che esempio darebbe il Governo dopo l’ennesima fregatura rifilataci?

Dino Bocchetti

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