Sono passati due giorni di trattative tra l’Aran e i sindacati scuola, adesso finalmente si è conclusa la questione del rinnovo del contratto scuola 2019-21.
La Tecnica della Scuola ha interpellato i rappresentanti delle varie sigle sindacali presenti al tavolo della contrattazione dalle sede dell’Aran con il direttore Alessandro Giuliani, inviato d’eccezione, che ha intercettato le voci dei partecipanti e con le prime reazioni a caldo. Tutti i sindacati hanno firmato eccetto Uil Scuola.
Ecco le parole di Gianna Fracassi, segretaria generale Flc-Cgil: “Si è chiusa una trattativa lunghissima. Sono state distribuite ulteriori risorse e abbiamo fatto degli avanzamenti anche nella parte normativa. Sul versante Ata e Dsga è andata bene. Abbiamo affrontato il tema dell’ordinamento e si può dire che nessuno rimane indietro, tutti fanno un passo avanti. Abbiamo rivalutato le risorse per le posizioni economiche e le amplieremo significativamente”.
“Maggior potere sulle sanzioni disciplinari inferte direttamente da parte dei dirigenti? Questo non si è realizzato. C’è una norma importante sulla mobilità, si apre un varco rispetto al blocco triennale relativo al sostegno alla genitorialità e alla disabilità, speriamo si possa allargare. Ci sono altri elementi, come la programmazione di due ore che si possono svolgere online”.
“Lavoreremo anche d’estate anche per il prossimo contratto, che dovrà sostenere la professione docente, permangono tante differenze tra le varie figure. Siamo in emergenza salariale: si facciano due conti. Questo Governo non ha investito sulla scuola. Liceo del Made in Italy e Its? Non condividiamo queste questioni, così come il docente tutor. C’è una volontà non di investimento ma di privatizzare il sistema pubblico”.
Ecco le parole di Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola: “Trattativa complicata, tempi lunghi. Non è stata dispersa nemmeno una risorsa economica. Dovevamo agire sulla parte normativa facendo degli interventi che dessero contezza della realtà e della complessità dello stare a scuola. Siamo soddisfatti per aver chiuso una parentesi, ora abbiamo tutte le condizioni per aprire il prossimo contratto”.
“Quali novità? Abbiamo riconosciuto 124 euro di aumento per allinearci agli stipendi della Pa. Abbiamo riconosciuto tre giorni di permesso retribuito ai precari, abbiamo lavorato per organizzare una nuova impostazione degli ordinamenti Ata che riattiva le posizioni economiche e inserisce all’interno dei collaboratori scolastici la figura degli operatori. Abbiamo messo al centro la formazione degli insegnanti, abbiamo consentito che le attività di formazione siano pagate con il fondo accessorio. Abbiamo riconosciuto compensi per tutte le attività di tutoraggio e coordinamento”.
“Dsga? Abbiamo ritenuto opportuno valorizzare questo personale: è stato assegnato un aumento consistente dell’indennità di direzione pari a 60 euro. Abbiamo risolto definitivamente la situazione degli assistenti amministrativi facenti funzione: potranno entrare nell’area dei funzionari e delle elevate qualificazioni”.
“La formazione in servizio viene finalmente programmata e progettata all’interno delle attività funzionali all’insegnamento. Fino ad oggi era fuori, era un carico di lavoro aggiuntivo, ora è tra gli impegni già sanciti. Tutto ciò che è extra dovrà essere riconosciuto dal fondo di istituto. Abbiamo fatto il meglio possibile nel contesto dato”.
“Siamo riusciti a portare a casa qualche risultato positivo. Abbiamo contrattato su quelle poche risorse che restavano, saranno corrisposte anche queste in tempi rapidi. Siamo riusciti a non far passare la parte sulle sanzioni disciplinari che secondo noi non andava bene soprattutto per i docenti. I precari finalmente potranno avere tre giorni di permesso come i colleghi di ruolo. È un passo avanti nell’equiparazione” spiega Rino Di Meglio, leader della Gilda degli Insegnanti.
“Siamo abbastanza soddisfatti di quello che siamo riusciti a ottenere, ovviamente i fondi non erano quelli che ci aspettavamo e dunque abbiamo fatto il possibile. Abbiamo ottenuto un congedo di 90-120 giorni per le donne vittime di violenza. Per i Dsga da 6 euro di aumento siamo riusciti a ottenere 60 euro. Per il personale Ata ad esempio la determinazione dei fondi per le progressioni economiche verticali” afferma Chiara Cozzetto, segretaria Anief.
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