Le proposte, per sopperire al basso incremento di stipendio, vicino al 6%, sono state annunciate alla Tecnica della Scuola da Vito Carlo Castellana, leader della Gilda degli Insegnanti, al termine dell’incontro tenuto il 26 marzo dai sindacati all’Aran per il rinnovo della parte economica del Ccnl 2022-24 Istruzione, Università e Ricerca.
“Abbiamo chiesto – ha detto il sindacalista – di trovare tutte le risorse che ci sono nella scuola stanziate, per esempio il bonus merito. Oppure vedere un po’ la questione della Carta del docente: temo prima o poi ce la possano togliere. Allora, a questo punto sarebbe meglio che ce la mettano in busta paga. Un’altra possibilità potrebbe essere quella di prendere le risorse stanziate per tutor, orientatori e docenti stabilmente incentivati e pensare di” utilizzarle per “premiare i coordinatori di classe”.
Castellana, cosa vi hanno detto all’Aran?
Allora, oggi ci hanno dato un po’ di cifre che più o meno erano state in parte anticipate dagli organi di stampa, perché gli organi di stampa avevano fatto un calcolo.
Però oggi abbiamo avuto l’ufficialità di queste cifre. Nulla di nuovo rispetto a quanto era stato anticipato. Di fatto si parla di un incremento in termini percentuali del 6% che, a nostro modo di vedere, comunque, è veramente risicato e non copre minimamente quella che è stata la perdita di potere d’acquisto nel triennio. Parliamo di meno della metà di quella che è stata l’inflazione nel triennio.
Per i docenti si prospetta una media di 150 euro di aumento, per gli ATA ancora meno. Insomma non ci siamo proprio.
Non solo non ci siamo proprio, sono 150 euro lorde. Eh eh perché poi anche qui c’è una discussione sull’ordine, sul netto, ma alla fine io pago al netto le bollette e vado a far la spesa al netto. Sono cifre davvero basse. Non solo, ma che non gratificano, umiliano la categoria.
A queste condizioni la Gilda cosa intende fare? Intanto, ora siamo in una fase preliminare e noi chiediamo di trovare più risorse possibili. Abbiamo fatto anche delle proposte. Una potrebbe essere quella del recupero dell’anno del 2013, l’altra di prendere e trovare tutte le risorse che ci sono nella scuola stanziate, per esempio il bonus merito. Potrebbe essere insomma un modo per attenuare quelle che sono le pochissime risorse del contratto di sede. Ci siamo aggiornati per la fine del mese di aprile.
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