Sulla questione del prossimo rinnovo contrattuale 2019-2021 della scuola abbiamo ascoltato la sindacalista della Gilda Insegnanti Maria Domenica Di Patre. La sindacalista della Gilda Nazionale ci ha fatto il quadro della situazione e in particolare si è soffermata sulle scarse risorse economiche per il rinnovo del contratto scuola.
Alla nostra domanda su come giudica l’atto di indirizzo sul rinnovo del CCNL 2019-2021 inviato dalla Ministra Lucia Azzolina all’ARAN, la prof.ssa Di Patre della Gilda insegnanti ha cosi risposto: “Per la Scuola non ci sono mai soldi, più o meno sarebbero circa 50 euro netti , la solita elemosina!
La cosa però ancor più grave è che l’Azzolina nel suo atto d’indirizzo li vuole destinare tutti al FIS per premiare i migliori Docenti, naturalmente dello Staff del Dirigente, cioè zero euro in tasca ai Docenti!
Mi viene in mente di fare una domanda: si sta già preparando a tornare a casa a fare la Dirigente Scolastica?”
Tra le proposte principali della Gilda degli insegnanti per il rinnovo del contratto scuola, c’è, ricorda la Di Patre, la separzione del contratto scuola in due parti, quella riguardante i docenti e quella riguardante il personale Ata. Per la Gilda il profilo professionale docente deve essere trattato a parte, sia dal punto di vista economico che da quello della normativa.
Un’altra importante conquista, conclude la sindacalista nuorese, sarebbe quella di uniformare la normativa dei docenti precari a quella dei colleghi che hanno un contratto a tempo indeterminato.
Abbiamo chiesto alla Di Patre se hanno ricevuto qualche convocazione dall’ARAN per avviare la partita del rinnovo del CCNL scuola 2019-2021, ci ha risposto che, anche se l’ARAN ha ricevuto l’atto di indirizzo da parte della Ministra Azzolina, ancora non ha formalizzato nessuna convocazione ai sindacati. Per adesso, ha aggiunto la sindacalista della Gilda, siamo impegnati negli incontri con il Ministero per le linee guida del PEI, che diventeranno nazionali e per ordine di scuola e stiamo ragionando sul CCNI che andrebbe a impegnare le somme economiche, poco più di 13 milioni di euro, avanzate dalla modifica degli esami di Stato 2019-2020.
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