Contratti

Rinnovo contratto scuola. Turi (Uil): stipendi erosi dall’inflazione. Necessari aumenti retroattivi per il triennio 19-21

Domani mattina, martedì 7 giugno, è fissato all’Aran il secondo incontro per il rinnovo del contratto scuola scaduto da oltre 41 mesi. L’Aran, nel suo ruolo di mediatore tra sindacati e Governo, predisponga una proposta e chieda un nuovo atto di indirizzo, aprendo una nuova stagione di relazioni e di accordi: è quanto auspica il segretario della Uil Scuola, Pino Turi.

“I fatti ci dicono che le retribuzioni dei lavoratori italiani (tutti), dati ISTAT negli ultimi trent’anni, sono diminuite del 2.90%. Un caso unico – osserva il segretario generale – in una Unione europea dove si registra una crescita diffusa degli stipendi: dal 276,30% della Lituania al 6.20% della Spagna”.

“Gli stipendi della scuola – sottolinea sempre Turi – non coprono nemmeno l’inflazione, arrivata per cause veramente non prevedibili (pandemia e guerra) al 7%”.

“La scuola, nell’ambito dell’impiego pubblico, rappresenta il bacino più ampio di un mondo a cui servirebbero misure straordinarie. Non certo quelle previste dal D.L. 36. Occorre stabilizzare i precari ed investire sulle persone”.

Una questione, quella del rinnovo contrattuale, che si lega doppio filo con la riforma del reclutamento e della formazione introdotta dal DL 36 e che attualmente è in discussione in Parlamento, in vista della conversione in legge. Il malumore del mondo della scuola è infatti doppio, dal momento che attraversa sia le questioni contrattuali, ancora irrisolte, sia i nodi critici del DL reclutamento e formazione.

La proposta di Uil scuola

Cosa chiederà la Uil scuola al tavolo della trattativa con l’Aran? Aumenti salariali immediati, a compensazione dei mesi di lavoro effettuati con il contratto scuola già scaduto da un triennio (2019/2021). “I lavoratori della scuola sono in credito con il loro datore di lavoro (Stato),” un credito già maturato – spiega Pino Turi. “Lo Stato non può chiedere nulla a questi lavoratori, è lavoro già svolto, e bene (e questi anni memorabili lo dimostrano). L’azione da compiere è dunque quella di dare, tardivamente, le spettanze e consentire a tutto il personale di recuperare, almeno in parte, il potere di acquisto degli stipendi erosi dall’inflazione”.

Carla Virzì

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024