Il rinnovo del contratto 2019/21 ha prodotto 124 euro medi lordi di aumento, più circa 2 mila euro di arretrati. Anche i pensionati hanno diritto all’adeguamento e alle somme pregresse. Il problema è che solo chi ha lasciato il lavoro nel 2021 e 2022 ad oggi ha avuto una parte dei riscontri nell’assegno di quiescenza. E comunque anche per loro manca all’appello il ricalcolo della pensione e della liquidazione. Per gli altri pensionati, addirittura, non è arrivato nulla.
Anche chi è andato in pensione dal 2016 al 2018 dovrebbe battere cassa: aumenti, arretrati e ricalcolo pensione, da applicare per tutta la durata del nuovo contratto sino al loro pensionamento, sono finiti nel dimenticatoio.
Sull’argomento abbiamo intervistato Francesco Sciandrone, responsabile Pensioni e Previdenza della Uil Scuola Rua: nel corso della video-intervista vengono forniti anche dei consigli pratici su come rivendicare le somme. Uno di questi è scrivere all’ultima scuola dove si è prestato servizio per sollecitare gli adeguamenti.
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