Come scritto in precedenza, è stato firmato il nuovo contratto scuola 2016-18, che arriva dopo quasi 10 anni di attesa per un milione di addetti tra docenti e personale Ata.
Pubblichiamo il comunicato stampa di Rosa Sigillò, di Fratelli d’Italia, presidente autosospeso del MIDA.
In campagna elettorale nulla è impossibile. Mostri mitologici come i contratti di lavoro per Istruzione e Ricerca riescono a prendere vita e a dare false speranze a docenti, ricercatori e amministrativi che da anni vivono nella precarietà e in un governo poco attento ai lavoratori.
In una difficile condizione finanziaria e dopo ben 9 anni di contratto bloccato viene concesso un aumento salariale che oscilla tra gli 81,00 ai 111,00 euro lordi, un pugno di sabbia negli occhi che cerca di far distogliere l’attenzione dal fatto che in sostanza si parla di un aumento di circa 40 euro netti.
Gli investimenti ad oggi compiuti in istruzione e ricerca hanno fatto collocare l’Italia tra gli ultimi posti in classifica dei paesi europei con investimenti pari a solo il 4% del PIL. Guarda caso, a meno di un mese dal voto, ci si è ricordati della necessità di incentivare l’istruzione che è l’unica chiave per ripartire, riacquistare competitività a livello mondiale e fare un serio e concreto slancio verso il futuro.
Mi auguro che il trattamento riservato ai lavoratori AFAM sia esteso a tutte le categorie.
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