Sul rinnovo del contratto della scuola ora i sindacati hanno un obiettivo: fare avere il prima possibile i soldi già stanziati per il triennio 2019/2022. La richiesta è stata fatta nel corso dell’incontro tenuto all’Aran il 7 giugno, anche alla luce dei dati preoccupanti
La Flc-Cgil ha fretta ma la sottoscrizione non prima di settembre
A chiedere una sollecita un’accelerazione nelle sedute di trattativa è stata la Flc-Cgil, al fine di “giungere in tempi brevi alla drittura di arrivo, ben consapevoli in ogni caso che, dovendosi per la Flc-Cgil sottoporre qualsiasi accordo all’approvazione dei lavoratori, non si potrà che concludere a scuole e posti di lavoro in piena attività”.
In base a quanto espresso dalla Flc-Cgil, ma anche a quanto dichiarato alla Tecnica della Scuola dalla leader della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, quelle che si svolgeranno in estate saranno delle attività negoziali preparatorie alla stipula del contratto, che quindi si sottoscriverà probabilmente non prima dell’autunno.
Anief: no al mega-contratto
Anche Anief ha sostenuto con forza la proposta di chiudere subito un contratto ‘ponte’ per il periodo 2019-2021, così da fare avere arretrati e rinnovare le tabelle economiche.
“L’aumento dell’inflazione oltre il 7% – ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – impone al Governo un impegno preciso a trovare risorse adeguate nella prossima Legge di Bilancio e a tutti noi di pretendere un contratto ‘ponte’ che dia i 3.000 euro e i 107 euro di aumenti lordi subito, per poi rimandare nel merito al nuovo tavolo per il rinnovo del CCNL 2022/2024 tutte le questioni poste da parte sindacale e datoriale, con l’impegno di reperire nuove risorse legate all’inflazione registrata”.
Secondo il sindacato di origini siciliane le risorse messe a disposizione sono irrisorie, quindi Aran e Governo non possono pretendere di stilare un mega-contratto, che riporti in un unico testo i due precedenti e aggiunga contenuti nuovi e fondamentali con lavoro agile e formazione, bloccando i sindacati in una estenuante trattativa da cui i lavoratori trarranno ben poco giovamento a fronte di un aumento dei carichi e delle responsabilità.
Uil Scuola: gli stipendi sono in perdita
Anche la Uil Scuola ha proposto di anticipare il percorso negoziale relativo alla parte economica con l’obiettivo di dare ai lavoratori, nel più breve tempo possibile, gli aumenti previsti dal Governo, con le risorse annunciate a più riprese.
“La difficile congiuntura economica, il livello di inflazione arrivato al 7%, i segnali che giungono dall’Europa per politiche di difesa delle retribuzioni sono fattori che spingono verso una trattativa veloce che porti preliminarmente a risultati economici. La difesa delle retribuzioni, che perdono progressivamente potere d’acquisto, si impone prioritariamente con il rinnovo economico dei contratti”, ha dichiarato Pino Turi, segretario generale Uil Scuola.
Parte normativa da rivedere
Secondo la Uil Scuola ritiene di dare continuità alla trattativa relativa alla parte normativa che – è stato ricordato – è rimasta sostanzialmente immodificata dal 2006 (CCNL 2006/2008) e che il Covid impone di rivedere in certe parti pesantemente.
C’è poi da dire che l’intero Comparto Istruzione e Ricerca riguarda quattro ambiti, i quali vanno trattati specificamente e separatamente, attraverso la costituzione di gruppi di lavoro che hanno competenze specifiche. Metodo che dovrebbe essere adottato anche per problematiche specifiche dei diversi profili professionali.
La Uil Scuola si è impegnata ad inviare una propria valutazione ancor più specifica sul merito delle questioni proposte. Il prossimo incontro si svolgerà non prima di una decina di giorni.