Come avevamo anticipato oggi 7 giugno si è svolto l’incontro tra i sindacati e l’Aran per la trattativa sul rinnovo contrattuale. Secondo fonti della Tecnica della Scuola l’appuntamento si sarebbe concluso con un nulla di fatto e un rinvio della discussione a metà giugno. I tempi, dunque, sembrano allungarsi: difficile che la partita possa chiudersi prima dell’estate, insomma.
Gli aumenti stipendiali del personale scolastico al centro del dibattito, specie all’indomani della pubblicazione dei dati Istat sulle remunerazioni europee dai quali si evince che l’Italia sarebbe l’unico Paese in cui i salari hanno fatto passi indietro piuttosto che avanti, con un – 2,9% di crescita, a fronte del + 276,30% della Lituania o del + 6.20% della Spagna, come ricorda Pino Turi, della Uil Scuola, nel chiedere un adeguamento degli stipendi scuola ai tassi di inflazione.
Una questione che in queste ore fa i conti anche con la battaglia europea per il salario minimo, sulla quale riportiamo il commento della ex ministra dell’Istruzione Azzolina sul proprio profilo Twitter: “Oggi ci sono salari in Italia più simili allo sfruttamento che al lavoro. M5s da mesi chiede una legge sul salario minimo, ora anche dall’Europa arriva la direttiva. Non ci sono più scuse. Cosa stiamo aspettando??”
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