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Rinnovo inventariale: invasione di campo, secondo la Flc-Cgil

Nei prossimi mesi le istituzioni scolastiche saranno impegnate in un ulteriore adempimento, e neppure dei più leggeri: la recentissima circolare ministeriale del 1° dicembre prevede infatti che, insieme con il conto consuntivo le scuole dovranno predisporre anche i nuovi inventari dei beni mobili e immobili di cui le scuole stesse hanno disponibilità.
La circolare indica in modo preciso e minuzioso le procedure che le scuole dovranno mettere in atto per effettuare la ricognizione dei beni e per redigere i nuovi inventari, tenendo anche conto che per la maggior parte dei beni dovranno essere ricalcolati i valori, in relazione all’ “età” del bene stesso.
Un lavoro complesso non solo per gli istituti che dispongono di ampie dotazioni di laboratori e biblioteche ma anche per le scuole primarie e le scuole dell’infanzia che devono tenere “sotto controllo” dotazioni e sussidi sparsi in molti plessi diversi.
Il provvedimento ministeriale ha già scatenato le proteste della Flc-Cgil, a causa di un passaggio obiettivamente discutibile.
“Per quanto riguarda il personale docente e ATA – si legge infatti nella circolare – le attività in questione non possono essere incluse in un progetto né trovare una previsione specifica nella contrattazione integrativa, trattandosi di compiti disciplinati dalla normativa vigente, rientranti nell’ambito dell’attività gestionale ordinaria, ancorché con cadenza periodica ultrannuale”.
Immediata la reazione della Flc: “Non attiene alle competenze del MIUR stabilire nel merito ciò che costituisce differenziazione dei carichi di lavoro o aggravio o maggiore responsabilità e nemmeno il MIUR può dettare limiti alla autonoma determinazione dei dirigenti sull’utilizzo delle risorse finanziarie del fondo di istituto per rispondere alle necessità di funzionamento dei servizi amministrativi o organizzativi nella scuola”.
E proprio per questo il sindacato diretto da Mimmo Pantaleo ha scritto al Ministero protestando per lo stile “inaccettabile ed autoritario”, “non conforme alle norme di legge e contrattuali ed estraneo ad un corretto rapporto fra il MIUR e le scuole”.
La conclusione è scontata: la Flc chiede “la rettifica immediata della circolare nel punto indicato”.

Reginaldo Palermo

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