Slitta l’adeguamento alle normative antincendio nella legge di stabilità relativo agli edifici scolastici e rimane in vigore il vecchio decreto del 1992.
Prevista da tempo una revisione al decreto da parte del ministero dell’Interno a cui le scuole avrebbero dovuto adeguarsi entro il 31 dicembre 2015, ancora una volta la sicurezza nelle scuole sfugge di mano al governo, mentre Beppe Grillo tuona con giochi pirotecnici a effetto nei confronti di Renzi che ha preferito altre priorità rispetto alla scuola
Eppure proprio in materia di antincendio la scuola italiana vive in una situazione di emergenza: secondo l’ultimo rapporto di Save the Children, il 54% degli istituti non rispetta nemmeno le norme in vigore, mentre per Legambiente la percentuale di edifici privi di certificato sarebbe addirittura del 60%
{loadposition bonus}
Bisognerà dunque aspettare, per avere norme al passo coi tempi (e quindi scuole più sicure), almeno un altro anno.
Il grande piano per l’edilizia scolastica, di cui il premier da tempo parla anche con enfasi, subisce battute d’arresto anche se sono stati avviati tre filoni di investimenti, da quasi un miliardo di euro per 20mila interventi, a cui si sommano i mutui Bei e i fondi Pon europei. Di recente sono arrivati altri 40 milioni per l’adeguamento antisismico e le indagini diagnostiche degli edifici. Ma non è ancora abbastanza, visti i risultati degli ultimi rapporti. E ritardi, proroghe e slittamenti certo non aiutano.