Anche nella giornata del 26 giugno sono stati resi noti altri appelli di richiesta di rinvio della prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici.
Dopo le richieste della Gilda e di Confintesa Lavoratori della conoscenza, arriva in queste ore anche la presa di posizione dello Snals.
“Le difficoltà tecniche incontrate dall’amministrazione – sottolinea lo Snals – non possono essere scaricate sui docenti che hanno diritto a vedersi assicurata la possibilità di partecipare ad una prova importante per la loro carriera con la dovuta serenità”.
Per perorare la causa del rinvio il Comitato No Concorso DS luglio scrive addirittura al Presidente della Repubblica.
“La tempistica – sottolineano i firmatari dell’appello – sta mettendo in difficoltà tutti gli aspiranti presidi che fino al 18 luglio, almeno, sono impegnati negli esami di maturità, in attività di alternanza scuola lavoro e stage all’estero. Si tratta di una intera categoria di docenti, in alcuni casi vicepresidi, che attendono da anni questo concorso, la cui prima prova è stata spostata dal 29 maggio al 23 luglio per necessità del Ministero dell’Istruzione”.
“Secondo stime sindacali – scrivono ancora gli insegnanti che si stanno rivolgendo al presidente Mattarella in queste ore – i docenti iscritti al concorso e coinvolti in attività istituzionali sarebbero 15mila; siamo servitori dello Stato orgogliosi della nostra professione, non ci siamo sottratti al nostro dovere e le chiediamo quindi di non essere penalizzati per questo”.
In realtà è molto improbabile che gli appelli abbiano un qualche esito in quanto i tempi sono ormai strettissimi.
Secondo il bando, i 4.000 quesiti dai quali dovranno essere estratti i 100 da utilizzare per la prova preselettiva del 23 luglio, dovranno essere pubblicati entro mercoledì 28 giugno sul sito del Ministero dell’Istruzione: al momento attuale, nulla fa pensare che il ministro Marco Bussetti abbia intenzione di accogliere la richiesta di rinvio.
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