A facilitare la realizzazione della didattica per competenze ci penserebbe una nuova piattaforma web, Curriculum mapping, studiata per aiutare i docenti a mettere in pratica questo nuovo sistema che prevede in pratica l’abbandono della vecchia struttura scolastica rigidamente divisa per discipline. La didattica si incentra infatti sulle unità di apprendimento, basate su un approccio multidisciplinare e trasversale che si sviluppa su più materie contemporaneamente.
In questo percorso i docenti sono ora supportati dal Curriculum mapping, la piattaforma realizzata dal Centro Studi ImparaDigitale, che accompagna i professori nella progettazione delle unità di apprendimento e favorisce l’integrazione e la condivisione dei lavori realizzati anche tra scuole diverse.
Finita la prima fase di sperimentazione, la piattaforma sarà messa a disposizione, la prossima primavera, di tutti i docenti italiani.
Cinquecento ragazzi di nove scuole in tutta Italia, da Milano a Palermo, hanno iniziato infatti da quest’anno a fare scuola in maniera innovativa, sulla base delle competenze e non più delle singole materie. Da settimana prossima potranno farlo anche settanta scuole della Basilicata e dall’anno prossimo qualsiasi istituto italiano potrà adottare questa innovazione.
Già oggi la normativa italiana si è adeguata alla regolamentazione europea che richiede una conformazione dei programmi alla costruzione di competenze, andando oltre il semplice apprendimento finalizzato alla conoscenza per materie. La scuola del futuro deve insegnare invece ai ragazzi a muoversi all’interno di un ambiente multidisciplinare, che li aiuti “ad analizzare la situazione da diversi punti di vista, a rielaborare criticamente le proprie conoscenze utilizzandole per raggiungere un apprendimento personalizzato”, come ricorda Dianora Bardi, vicepresidente di ImparaDigitale.
“Dalla centralità del docente che insegna, il focus passa all’apprendimento e, quindi, allo studente: tutte le scuola devono ora certificare per competenze e Curriculum mapping è uno strumento che facilita questo percorso”, aggiunge Marcella Jacono, responsabile della piattaforma.
La tecnologia digitale fornisce un potente strumento abilitante per il reperimento e la lavorazione dei contenuti e per la costruzione di un sapere in maniera collaborativa. (Da Il Sole 24 Ore)
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