L’addio ai voucher potrebbe aver aperte le porte ad inaspettati finanziamenti “esterni” per le ripetizioni agli alunni tenute dai docenti a scuola.
Tra le tante modifiche alla manovra economica, ne è infatti spuntata una del Partito Democratico che farà discutere: si tratta dell’introduzione di un vero e proprio “libretto famiglia”, il quale dovrebbe servire a pagare le prestazioni occasionali di colf, badanti ma anche le lezioni tenute dagli insegnanti che danno ripetizioni ai figli a scuola.
La proposta, è bene saperlo, sinora è solo una delle tante. La Lega, ad esempio ha chiesto l’introduzione di una “card” per il lavoro saltuario, oppure c’è Ap, che vorrebbe introdurre dei “coupon” per il lavoro ‘breve’.
Altri gruppi propongono di limitare comunque il lavoro occasionale ad alcune categorie, come studenti, pensionati o casalinghe.
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Tornando alla proposta del Pd, in particolare quella (ancora non meglio precisata) del “libretto famiglia”, va rilevato che se dovesse essere approvata, da una parte potrebbe dare una bella boccata d’ossigeno a chi gestisce le finanze delle scuole, il cui Fondo d’Istituto si è attestato su cifre non esaltanti, quasi dimezzate rispetto al 2011.
Ma andrebbe a creare anche un precedente rilevante. Che necessiterebbe anche di modificare la normativa vigente. La quale non permette il pagamento, da parte delle famiglie, degli insegnanti che svolgono progetti o che danno ripetizioni ai figli a scuola.
Lo stesso pagamento del contributo volontario emesso dai genitori, prassi sempre più comune per far quadrare i conti degli istituti, è un sistema che in qualche modo serve ad ovviare questo vincolo.
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