Home Attualità Ripetizioni, mercato in nero da 800 milioni, ma ora arriva il voucher-famiglia

Ripetizioni, mercato in nero da 800 milioni, ma ora arriva il voucher-famiglia

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Gli studenti rimandati a settembre, nell’anno scolastico 2016-2017, sono in aumento dallo 0,4% (da 22,3% a 22,7%). Skuola.net ha realizzato un’inchiesta che ha coinvolto circa 1000 studenti che hanno preso uno o più debiti e ha scoperto che il 46% dei rimandati dovrà recuperare una sola materia, mentre il restante il 54% è stato valutato insufficiente in più di una materia. 

Il 51% dei ragazzi si è già affidato o si rivolgerà nelle prossime settimane a un insegnante privato mentre il 49% prenderà altre strade: “Circa i tre quarti (73%) studieranno da soli, il 17% cercherà aiuto sfruttando le tante risorse presenti su Internet (siti web specializzati in appunti scolastici, forum, ecc.), mentre solo 1 su 10 si farà affiancare da un’altra persona nel ripasso (il 6% da un parente, il 4% da un amico), rileva Skuola.net.

 

LE RIPETIZIONI – Si tratta di un mercato che al 90% non viene dichiarato e che genera un giro d’affari che supera gli 800 milioni di euro, secondo la Fondazione Einaudi. Tra le principali richieste figurano matematica, latino e greco e, in misura minore, inglese. 

 

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I COSTICosì come riporta l’Agi, per un’ora di lezione privata in matematica, latino o greco, si va dai 18/20 euro applicato dagli studenti universitari ai 30/35 euro del docente di ruolo. Per l’insegnamento dell’inglese il prezzo scende ai 20/25 euro. Se la base minima è di un’ora a settimana, con una media di due ore, soprattutto se sono coinvolte più materie, c’è anche chi sceglie di fare un’ora e mezza per venire incontro allo studente sia in termini economici che per evitare perda troppo tempo negli spostamenti.

 

ARRIVANO I VOUCHER – I compensi nella stragrande maggioranza dei caso di compensi esentasse. Per far fronte al fenomeno, ora che sono venuti meno i voucher, il governo ha proposto il ‘libretto famiglia’ che serve a pagare prestazioni occasionali per piccoli lavori domestici. Ogni buono del libretto è da dieci euro utilizzabile per prestazioni non superiori a un’ora. A carico del datore di lavoro i contributi alla gestione separata, il premio dell’assicurazione e gli oneri gestionali per un totale di circa due euro.