Il Ministro dell’Istruzione si è intestardito a far iniziare la scuola il 14 settembre, ma intanto i nuovi banchi, se tutto va bene, non arriveranno prima di ottobre; gli enti locali non hanno nemmeno cominciato i lavori di edilizia leggera richiesti dai dirigenti scolastici; nuove aule non sono state trovate né tensostrutture sono state montate.
Così il Comitato tecnico-scientifico ci dice: fate come se niente fosse, lasciate perdere il distanziamento, lasciate stare lo sdoppiamento delle classi, basta che tutti si mettano le mascherine, che saranno generosamente offerte dalla Protezione Civile e potranno tutti fare lezione come prima nelle classi-pollaio.
Intanto i dirigenti scolastici come datori di lavoro saranno responsabili se si ammala un membro del personale o un alunno.
Io non ci sto e, come dirigente scolastico, chiedo al ministro dell’Istruzione, al Ministro della Salute, al Governo tutto, alle Regioni che possono decidere autonomamente il calendario scolastico: fate iniziare le lezioni il 1 ottobre.
Così avremo più tempo dal 1 settembre per far recuperare gli alunni che hanno avuto insufficienze (a meno che non si voglia considerare il recupero una barzelletta); così gli enti locali avranno più tempo per fare i lavori richiesti; così la Protezione Civile avrà più tempo per distribuire i nuovi banchi alle scuole; così il Ministero e gli USR avranno più tempo per nominare il personale scolastico aggiuntivo…Mi sembra così lapalissiano.
Ma pare che la parola d’ordine dominante sia: i genitori vogliono che la scuola si riapra, perché altrimenti dove parcheggiano i loro pargoli?
Non è affatto vero: i genitori vogliono che i loro figli frequentino la scuola in sicurezza e, se la loro salute non è garantita, non li manderanno a scuola.
A settembre, per gli alunni che non hanno avuto insufficienze, si potrebbe ripristinare nel frattempo per essi la didattica a distanza, senza che ciò sia uno scandalo (da marzo a giugno la si è utilizzata e anche se presenta delle pecche, i genitori l’hanno accettata e seguita, consci dell’emergenza).
L’emergenza c’è o è finita?
Eugenio Tipaldi
Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…
Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…
Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…
Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…
Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…