In periodi di freddo intenso, il malfunzionamento dei riscaldamenti non è compatibile con l’attività didattica.
Ne sanno qualcosa 1.200 studenti che frequentato l’Itis ‘Nullo Baldini’ di Ravenna, costretti il 19 dicembre a tornare a casa perché nelle aule c’erano appena 8 gradi.
Preso atto dell’insostenibilità della situazione, il dirigente scolastico ha infatti autorizzato gli studenti maggiorenni a tornare a casa, mentre per i minorenni sono stati avvisati i genitori.
“Due tecnici, intervenuti sul posto, hanno poi ovviato all’inconveniente: ma per riscaldare l’enorme struttura ci sarebbero volute diverse ore”, ha scritto l’Ansa.
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Il problema è che l’accaduto non è casuale, ma sembrerebbe periodico: un rappresentante di istituto ha fatto sapere che “la situazione si ripete quasi tutti i lunedì mattina a causa di un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento e in ragione del fatto che la domenica il riscaldamento resta inattivo”.
Urgono, insomma, provvedimenti urgenti: i tagli agli enti locali possono incidere su altri aspetti della vita scolastica, ma non sui riscaldamenti delle scuole.
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