In arrivo con la Legge di Bilancio 2020, che dovrebbe essere approvata tra pochi giorni, novità per il riscatto degli anni universitari che hanno portato alla laurea.
Ecco a chi conviene riscattare gli anni universitari
Purtroppo molti docenti che si sono laureati nei primi anni ’90 ed hanno incominciato ad insegnare prima del 31 dicembre 1995, si sono trovati, al momento della richiesta del riscatto degli anni universitari la sorpresa di avere un calcolo di riscatto molto esoso e per nulla agevolato. Questi docenti sono gli attuali cinquantenni che sono rimasti senza concorso a cattedra per un decennio e che non hanno una convenienza economica per riscattare i 4 o 5 anni universitari della laurea per arrivare a maturare i 42 anni e 10 mesi (per gli uomini) o i 41 e 10 mesi (per le donne), ad un’età inferiore ai 67 anni.
La legge di bilancio 2020, il cui testo sarà licenziato dal Parlamento nei prossimi giorni, ha delle interessanti novità riguardo i benefici, per alcune categorie, di riscatto degli anni universitari di laurea.
Gli under 45 potranno riscattare a fini pensionistici al massimo 5 anni di studi universitari che hanno condotto alla laurea, ricevendo uno sconto del 30 %, mentre anche gli over 45 con il primo contributo versato non prima del 1996 potranno accedere a questa agevolazione.
Per quanto suddetto un docente con più di 45 anni che abbia incominciato ad insegnare per esempio nel 1994 (quindi antecedentemente alla riforma Dini sulle pensioni), non avrà sconti sulla richiesta di riscatto degli anni universitari che hanno contribuito al titolo di laurea.
È importante sottolineare che, con le novità introdotte dalla legge di bilancio 2020, ma già avviate con il famoso decreto di quota 100, sarà possibile per gli under 45 e anche per gli over 45 con il primo contributo versato dopo il 31 dicembre 1995 riscattare gli anni universitari di laurea pagando il 305 in meno e potendo detrarre il 50% dell’importo tramite la dichiarazione dei redditi.
Il pagamento è flessibile e diluito in al massimo 120 rate
Siccome il pagamento del riscatto di un intero ciclo universitario fino alla laurea comporta un esborso che si aggira intorno ai 20 mila euro, è consentito riscattare anche solo parzialmente alcuni anni e non necessariamente tutti, inoltre il tutto può essere liquidato con rate mensili sulla busta paga per un tempo massimo di 10 anni senza interessi. Si possono quindi rateizzare per un massimo di 120 mesi a partire dal momento della richiesta, ma si può anche pagare tutto in un’unica soluzione al momento della pensione.