Il rischio biologico nelle scuole è di natura prevalentemente infettiva (virus e batteri), con modalità di esposizione in prevalenza per inalazione e per contatto diretto (tra un individuo ed un altro) o indiretto (contatto con superfici o oggetti contaminati). L’affollamento dei locali, l’inadeguata ventilazione e l’insufficienza dei ricambi d’aria negli ambienti rappresentano condizioni critiche, che incrementano la possibilità di contatto con le potenziali sorgenti di rischio (persone affette da malattie infettive o portatrici sane o asintomatiche) e impediscono la diluizione degli inquinanti biologici negli ambienti. Il cattivo stato di manutenzione e di pulizia dell’edificio, degli ambienti indoor, dei servizi igienici e degli impianti sia di trattamento aria che idrosanitari può determinare condizioni favorevoli allo sviluppo e all’accumulo di muffe, batteri ambientali (ad esempio Legionelle) e acari della polvere. Per quanto detto le patologie prevalenti riscontrate tra la popolazione scolastica “sono rappresentate da:
L'inizio delle lezioni a settembre si avvicina e la Tecnica della Scuola propone un webinar…
I disturbi del comportamento in classe richiedono attenzione ai segnali come disattenzione, iperattività e aggressività.…
Il decreto ministeriale n. 66 del 2023 ha destinato 450 milioni di euro a favore…
Dura a morire, è rimasta e continua a rimanere (neanche tanto sottotraccia) nell’opinione pubblica e…
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Alessandra Torrioni e Gian Michele Mostardini del…
Sembra partire a gonfie vele la raccolta delle firme per arrivare al referendum abrogativo della…