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Risoluzione parlamentare sui corsi abilitanti speciali. Nota ministeriale sullo scioglimento della riserva

La Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei deputati ha ripercorso la “travagliata” storia dei corsi abilitanti speciali di cui ai decreti ministeriali n. 21/2005 e n. 85/2005, dalla nota Miur prot. n. 2310 del 18 dicembre scorso, inviata dal Mpi ai direttori degli Uffici scolastici regionali con nota prot. n. 1943 del 19 dicembre (con cui si invitano le Università e le Ssis a rimodulare i percorsi per far sì che le prove finali possano essere espletate nel gennaio 2008 per quanto riguarda i corsi per l’insegnamento nella scuola secondaria e nel marzo 2008 relativamente a quelli per l’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia), fino all’ordinanza 1982 con la quale lo scorso 10 maggio il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi dei docenti che concludendo nella sessione estiva dell’anno accademico 2006/2007 il proprio percorso formativo si vedevano differire l’esame finale di molti mesi, concedendo la sospensiva dell’applicazione dei provvedimenti ministeriali “con l’effetto che l’Amministrazione è tenuta a predisporre tutte le misure idonee a garantire lo svolgimento dell’esame finale, in relazione ai corsi già terminati o che comunque saranno ultimati entro la fine di maggio 2007, per l’inclusione in tempo utile degli intervenuti, a pieno titolo, nelle graduatorie permanenti in vista delle nomine relative al prossimo anno scolastico”.
Sulla vicenda dei suddetti corsi abilitanti, la VII Commissione della Camera parla di “provvedimento di natura speciale spalmato su oltre due anni di provvedimenti normativi confusi e, spesso, contraddittori”, puntando il dito anche sui ritardi con cui sono stati avviati o addirittura ancora stentano a decollare alcuni corsi.
Peraltro, la Commissione parlamentare ricorda che il decreto ministeriale n. 85/2005 dispone, agli artt. 1 e 2, l’attuazione di corsi annuali e il loro svolgimento nell’anno accademico 2005/2006 nonché che tale indicazione normativa è rafforzata dalla nota prot. 2064, che “esplicita come i corsi dovessero iniziare e concludersi entro l’anno accademico 2005/2006 mettendo in evidenza il fatto che c’era tutto il tempo per approntare percorsi che terminassero, al più tardi, nella primavera del 2007 (sessioni straordinarie d’esame dell’anno accademico 2005/2006)”.
Alla luce di questa analisi, la Commissione Cultura e Istruzione con “risoluzione n. 7-00157 De Simone” (riguardante, appunto, l’Istituzione dei corsi speciali universitari per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento), approvata lo scorso 11 luglio, impegna il Governo sui seguenti punti: proporre un provvedimento legislativo che preveda l’anticipo al 1° settembre 2007 della decorrenza giuridica dell’eventuale immissione effettiva in ruolo dei corsisti abilitandi attualmente iscritti con riserva nelle graduatorie permanenti; disporre con apposita circolare lo scioglimento della riserva di iscrizione alle graduatorie permanenti per i corsisti che hanno terminato i percorsi abilitanti entro luglio 2007; estendere l’accordo stipulato con la Ssis Lazio, utilizzando la modalità a distanza per tutti i corsi del D.M. n. 85/2005 per i quali non sia stato raggiunto il numero minimo di iscritti e/o le Università di afferenza non siano in grado di garantire l’attuazione ed espletamento dei medesimi corsi nei tempi previsti dal suddetto decreto ministeriale; disporre il rispetto di un termine ultimo inderogabile per espletare i corsi, prevedendo una clausola avente effetto sanzionatorio per le Università che non si adegueranno.
Preso atto dell’avvenuta approvazione da parte della VII Commissione della Camera della risoluzione n. 7-00157 e considerato che non è in programma, in tempi brevi, la discussione presso il Consiglio di Stato dell’appello avverso l’ordinanza cautelare del Tar Lazio del 10 marzo scorso, il Ministero della Pubblica Istruzione, con nota prot. n. 14848 del 20 luglio 2007, precisa che lo scioglimento della riserva, in via condizionata, deve riguardare, oltre il personale che ha terminato i percorsi abiltanti entro il 30 giugno, anche coloro che concludono il corso e sostengono l’esame finale entro l’ultima data compatibile con le operazioni di assunzioni a tempo indeterminato che, a norma dell’art. 4, comma 1, della legge 333/2001, devono concludersi al massimo il 31 luglio di ogni anno.

Entro la stessa data, pertanto, i corsisti interessati dovranno far pervenire al competente Ufficio scolastico provinciale il Mod. A, annesso al D.M. 50 del 6 giugno 2007, opportunamente modificato dagli aspiranti in questione, secondo le medesime indicazioni fornite con nota prot. n. 13317/2 del successivo 27 giugno.

 
 
 
Andrea Toscano

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