Categorie: Didattica

Risolvere la questione meridionale nella letteratura del ‘900

I componenti della VII Commissione – cultura, scienza e istruzione – del Movimento 5 stelle alla Camera dei Deputati vogliono riportare nei banchi di scuola gli autori meridionali del ‘900 eliminati dalle Indicazioni curricolari dell’ex ministro Mariastella Gelmini.

A tale scopo la deputata Maria Marzana ha presentato una risoluzione in commissione che prevede l’impegno del Governo ad inserire gli autori meridionali nelle Indicazioni di letteratura italiana del Novecento nelle scuole secondarie di secondo grado.

Difatti il regolamento “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi” redatto da una commissione di studio nominata appositamente dall’ex ministro, ha eliminato dai programmi didattici autori meridionali quali Gesualdo Bufalino, Elio Vittorini, Leonardo Sciascia, Domenico Rea, Salvatore Quasimodo, Matilde Serao, Anna Maria Ortese, con gravi ripercussioni sul piano culturale.

In tal modo viene proposta agli studenti una visione viziosa ed incompleta della letteratura italiana visto che, a parte Verga, Pirandello ed Elsa Morante, sono ben 17 gli scrittori meridionali che, non essendo presenti nelle indicazioni ministeriali, con molta probabilità non saranno trattati nei libri di testo e dagli insegnanti, palesandosi una netta esclusione di un pezzo significativo della cultura del nostro Paese.

A segnalare e mobilitarsi per ripristinare la dignità degli autori del Sud e l’equilibrio nei percorsi di studio sono associazioni e studenti, la cui voce è stata prontamente portata nelle istituzioni dai cittadini eletti del MoVimento 5 stelle.

“Le dichiarazioni del nuovo Ministro dell’istruzione Giannini e la presenza tra le tracce della prova di italiano dell’esame di maturità di quest’anno dei premi nobel Salvatore Quasimodo e Grazia Deledda – afferma Marzana – fanno intendere che si vorrebbe compiere una retromarcia, ci auguriamo quindi che la nostra risoluzione sia discussa e attuata al più presto risolvendo, almeno nella letteratura, l’annosa questione meridionale.”

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