Personale

Il rispetto per i docenti perno per la crescita dei giovani e della società

Non mancano i casi di docenti colpiti da alunni o genitori, o ancora sentenze della Corte di Cassazione che condannano come oltraggio pubblico ufficiale, le parole irriguardose di un genitore nei confronti di un docente o quelle di un dirigente scolastico che mette in dubbio la preparazione di un professore.

Diventa sempre più importante sottolineare che il rispetto del docente diventa centrale per la crescita dei più giovani e in generale della società. Un rigore educativo (e anche normativo) che spinga a comprendere le proprie colpe e rispettare i ruoli.

La figura del professore è sempre più contestata e la sua autorità ancora di più indebolita. Gli insegnanti, un tempo, venivano riveriti e rispettati e i loro giudizi, agli occhi dei genitori, venivano considerati inappellabili. Ciò non accade più, la lesa maestà nei confronti dei figli è un’onta che deve essere lavata con una completa delegittimazione del docente venendo così a crearsi un corto circuito educativo che riverbera danni sull’educazione dei più giovani.

A colpi di sentenze, l’autorità dei docenti viene rispettata non solo dai genitori, ma anche dai presidi (in linea teorica i primi a doverli difendere nel proprio posto di lavoro).

In realtà non dovrebbe essere una sentenza della Cassazione a ristabilire quanto si dovrebbe dare per assodato: il docente è al centro del processo educativo e come tale deve essere rispettato.

La scuola ha perso il suo prestigio sociale e l’insegnante non è affatto considerato per il ruolo che svolge. Serve un netto cambio di passo.

Andrea Carlino

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