Sono una precaria, che è stata ammessa al Pas, nel terzo scaglione, che ora si vede non riconosciuto il titolo abilitante, solo perchè non ha superato un test a crocette, come se il valore di un insegnante fosse legato alla capcità di risolvere dei test, dove si ha il 0,25% di possibilità di riuscita. Il Miur oggi, nella figura del Ministro Giannini, non riconosce come da normativa europea quanto segue: “…la normativa Europea 2005/36/CEE l’esperienza professionale intesa quale esercizio effettivo e legittimo della professione, dando vita ad una esperienza professionale di almeno tre anni, è assimilata ad un titolo di formazione, inoltre anche la Direttiva CE n.70/99, da sempre invocata per la stabilizzazione, attribuisce precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato a chi abbia prestato nella stessa azienda attività lavorative per un periodo superiore ai sei mesi.” Pertanto, con le sue decisioni non fa altro che aumentare il precariato, la lotta senza quarti ere fra docenti precari, va ad aumentare i portafogli di coloro che lucrano attraverso i ricorsi. E la scuola italiana, perde valore e considerazione a livello internazionale.
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