Oggi abbiamo dato notizia del terribile raid punitivo contro uno studente di una scuola di Carpi, in Emilia-Romagna. A parlare è il professore che ha cercato di sedare la rissa che è stato colpito al volto e ha rimediato il naso rotto. Il docente si è sfogato ai microfoni de Il Resto del Carlino.
“Ho assistito alla deriva dell’umanità, sono ancora sotto shock, mai vista tanta rabbia in vita mia. Ho sentito di dover intervenire altrimente sarebbe finito in una pozza di sangue. Ho fatto solo quello che mi ha detto l’istinto”, ha detto.
L’uomo, come scrive La Repubblica, ha provato a sottrarre lo studente al pestaggio per un paio di volte finché non ha rimediato un pugno in faccia. “Mi sono inginocchiato per terra, stavo per perdere i sensi. Mi si sono rotti gli occhiali, all’ospedale mi hanno detto che ho rischiato di perdere l’occhio”.
L’insegnante di sostegno si è accorto di quanto stava succedendo ed è intervenuto nel cortile della scuola, durante la pausa per la ricreazione, per cercare di placare gli animi. L’uomo però è stato violentemente colpito al volto e si è poi recato al Pronto Soccorso per accertamenti. Stando a quanto emerso, l’aggressione è stata causata da una decina di ragazzi con dei passamontagna calcati sul volto e coi coltelli in mano.
Il docente ha riportato la rottura del setto nasale ed è stato necessario per lui ricorrere alle cure del 118, portandolo in pronto soccorso. Il gruppo di aggressori si è poi dato alla fuga prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, ma pare siano stati identificati. Al momento i militari stanno vagliando le immagini delle telecamere.
Come abbiamo spiegato, quando subisce un’aggressione verbale o fisica, il docente deve sempre informare, con una lettera scritta, il proprio dirigente scolastico, il quale, come prevede l’articolo 2087 del Codice civile, è obbligato ad adottare le necessarie misure atte a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei dipendenti.
L’insegnante aggredito dovrebbe anche chiedere allo stesso preside di prendere provvedimenti per garantire le condizioni di sicurezza in ambito lavorativo previste dalla legge e scongiurare il ripetersi di ulteriori aggressioni in grado di provocare danni morali, fisici e/o biologici nei propri confronti.ì
Se sono stati riportati traumi o ferite, il lavoratore deve recarsi subito in pronto soccorso per le cure del caso e chiedere il rilascio del certificato medico attestante la diagnosi e le circostanze che hanno causato la richiesta di cure mediche presso la struttura ospedaliera: è bene ricordare anche la certificazione medica dovrà essere anche allegata alla successiva denuncia da presentare alla polizia giudiziaria o ai carabinieri.
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