Ancora violenza nelle scuole italiane: tre studentesse minorenni, di 17 anni, si sono picchiate selvaggiamente all’interno dell’istituto che frequentano, un liceo di Roma. La vera e propria rissa, come riporta Il Corriere della Sera, è esplosa in classe.
Prima tra le ragazze era iniziata una discussione pesante, poi dalle parole sono passate ai fatti e la lite è diventata furibonda con botte, spintoni, schiaffi, urla, tirate di capelli e minacce. A dividerle sono dovuti intervenire gli altri compagni e i docenti.
La scuola, come da prassi, ha chiamato i genitori che a loro volta hanno voluto l’intervento dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari che hanno identificato le tre ragazze e ascoltato in via preliminare la dinamica dei fatti. Le studentesse sono state poi portate, in via precauzionale, all’ospedale Gemelli per alcuni controlli: nessuna avrebbe riportato lesioni gravi.
Secondo la versione fornita dalle giovani ai carabinieri, il motivo scatenante della lite sarebbe da ricondurre ai posti tra i banchi della classe. Al momento i genitori si sono riservati di sporgere denuncia nelle prossime ore.
Questi episodi sono molto comuni. In un istituto tecnico di Valmontone, nella città metropolitana di Roma Capitale, lo scorso lunedì 9 ottobre è scoppiata una forte rissa durante la ricreazione.
La lite, dapprima verbale e poi spostata sul piano fisico, ha coinvolto sei studenti. I collaboratori scolastici non sono riusciti a separare i giovani, intenti a darsele di santa ragione. Da qui la chiamata alle forze dell’ordine. “Un episodio spiacevolissimo – commenta la dirigente scolastica dell’istituto – fatti del genere, purtroppo, sono fonte di dispiacere tra i docenti, che lavorano silenziosamente per il bene degli allievi e poi si trovano a dover fare i conti con situazioni quasi inverosimili, come quella avvenuta nella nostra scuola”.
A quanto pare, la scuola sembra essere decisa a prendere anche provvedimenti disciplinari rigorosi. “Farò tutto quello che è necessario intraprendere – aggiunge la preside – in base alla normativa vigente, adottando misure volte a un unico obiettivo: quello educativo”. I minori sono stati affidati ai rispettivi genitori. Sul caso è stata aperta un’indagine.
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