![Invalsi Prove Invalsi: compiti e utilità](https://www.tecnicadellascuola.it/wp-content/uploads/2018/03/Invalsi-300x194.jpg)
Ampi divari territoriali, problemi evidenti nell’apprendimento di alcune discipline al Sud e Isole, forti disuguaglianze interne nelle varie aree territoriali ma dati positivi in merito alla dispersione implicita, in diminuzione: questo quanto emerge dal Rapporto Nazionale INVALSI 2024 presentato oggi alla Camera dei deputati, nella Sala della Regina, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, del presidente INVALSI Roberto Ricci e della Responsabile Prove nazionali INVALSI Alessia Mattei.
Le prove, quest’anno, hanno coinvolto circa 1 milione di allievi e allieve della scuola primaria (classe II e classe V), circa 570.000 studenti e studentesse della scuola secondaria di primo grado (classe III) e più di 1 milione di studenti e
studentesse della scuola secondaria di secondo grado.
Ricordiamo che le prove vengono svolte al secondo e al quinto anno della primaria, al terzo della secondaria di primo grado e al secondo e quinto anno della secondaria di secondo grado. In tutti i casi vengono somministrate prove di italiano, matematica e inglese, tranne al secondo anno della primaria e della secondaria.
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Rapporto Invalsi 2024, scuola primaria: prime inversioni di tendenza
Nella scuola primaria i risultati mostrano segnali di ripresa, seppur modesti, soprattutto in matematica. In particolare, la percentuale di studenti di II primaria che raggiungono almeno il livello base è in crescita:
- Italiano: il 67% degli studenti raggiunge almeno il livello base (in calo rispetto al 69% del 2023).
- Matematica: il 67% degli studenti raggiunge almeno il livello base (in aumento rispetto al 64% del 2023).
Per la quinta primaria, i risultati sono più differenziati:
- Italiano: il 75% degli studenti raggiunge almeno il livello base (in leggero aumento rispetto al 74% del 2023).
- Matematica: il 68% degli studenti raggiunge almeno il livello base (in aumento rispetto al 63% del 2023).
- Inglese: risultati significativamente migliorati, con il 95% degli studenti che raggiungono il livello A1 in Reading e l’86% in Listening.
In sintesi, ci sono evidenti differenze tra italiano e matematica tra Nord e Sud. E queste differenze permangono di solito fino alla quinta primaria. Per quanto riguarda l’inglese, c’è un’incoraggiante crescita, anche superando i valori pre-pandemici.
Insomma, la scuola primaria nel Mezzogiorno fatica maggiormente a garantire uguali opportunità a tutti, con evidenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi. Già a partire dal ciclo primario si evidenzia una considerevole differenza di opportunità di apprendimento in Matematica che si riverbera anche sui gradi scolastici successivi e interamente a svantaggio delle regioni meridionali.
La differenza tra le scuole e le classi delle scuole nelle varie aree territoriali del Paese è molto forte soprattutto al Sud e in Matematica. L’indicatore di equità vede una differenza rilevante tra Reading e Listening inglese e tale diversità si riscontra in modo uniforme in tutto il Paese, mentre, in particolare per il Mezzogiorno, si osserva una forte diversità di opportunità nei risultati di Matematica.
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Risultati Invalsi 2024, scuola secondaria di primo grado: stabili ma con miglioramenti in inglese
Per gli studenti della III secondaria di primo grado, i risultati in Italiano e Matematica sono rimasti stabili rispetto agli anni precedenti, mentre in Inglese si osservano miglioramenti significativi:
- Italiano: il 60% degli studenti raggiunge almeno il livello base.
- Matematica: il 56% degli studenti raggiunge almeno il livello base.
- Inglese Reading: l’82% degli studenti raggiunge il livello A2.
- Inglese Listening: il 68% degli studenti raggiunge il livello A2.
Purtroppo al Sud e Sud e Isole non si raggiunge facilmente il traguardo indicato: si passa dal 64% degli studenti al Nord al 39,5% al Sud in Matematica.
Le regioni del Settentrione e del Centro mostrano un progressivo debole peggioramento, mentre le regioni del Mezzogiorno una complessiva stabilità dal 2021 in italiano. In Matematica le regioni della macro-area del Sud sono in controtendenza e mostrano risultati in leggero costante aumento dal 2021.
Insomma, come era avvenuto nel 2023, anche i risultati del 2024 confermano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma purtroppo non si riscontra ancora un’inversione di tendenza. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in netto miglioramento.
I divari territoriali rimangono molto ampi. In alcune regioni del Mezzogiorno si riscontra un maggior numero di allievi e allieve con livelli di risultato molto bassi. In particolare, solo il 48% degli studenti e delle studentesse della macro-area Sud raggiunge almeno il livello 3 in Matematica e tale percentuale scende drammaticamente al 39% nel Sud e Isole.
Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi.
Si conferma il problema della Matematica. I risultati fortemente eterogenei a danno del Mezzogiorno che si riscontrano in V primaria si acuiscono al termine del primo ciclo d’istruzione.
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Rapporto Invalsi 2024, scuola secondaria di secondo grado: progressi nell’ultimo anno
Per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, i risultati evidenziano un miglioramento generale. I principali risultati relativi al secondo anno possono essere riassunti come segue:
- In Italiano il 62% degli studenti e delle studentesse (-1 punto rispetto al 2023; -4 punti percentuali rispetto al 2022 e -8 punti rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). Le differenze tra l’Italia centro-settentrionale e quella meridionale rimangono consistenti, anche se si osserva un preoccupante calo nel Nord Ovest e nel Centro;
- In Matematica il 55% degli studenti e delle studentesse, risultati invariati rispetto al 2013 (+1 punto percentuale rispetto al 2022 e 7 punti percentuali rispetto al 2019), raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). La distanza nei risultati tra Centro-Nord e Mezzogiorno si riduce di qualche punto percentuale poiché solo le due macro-aree meridionali migliorano leggermente rispetto al 2023. Tuttavia, la quota di allievi e di allieve che raggiungono almeno il livello 3 si riduce ulteriormente nel Sud rispetto al grado 8, passando dal 48% al 44%, evidenziandosi una vera e propria emergenza nell’apprendimento della Matematica.
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I risultati delle prove INVALSI al termine della scuola secondaria di secondo grado evidenziano un apprezzabile miglioramento rispetto agli anni passati in tutte le discipline osservate.
I principali risultati relativi all’ultimo anno possono essere riassunti come segue:
- In Italiano il 56% degli studenti e delle studentesse (+5 punti rispetto al 2023, +4 punti rispetto al 2022) raggiunge almeno il livello base (ovvero il livello 3). Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 23 punti del 2023 ai 21 punti del 2024;
- In Matematica sembra intravedersi un leggero miglioramento con il passaggio al 52% (dopo tre rilevazioni stabili al 50%) della quota di allievi e di allieve che raggiungono almeno il livello 3. Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 31 punti del 2023 ai 27 punti del 2024, ancora molto ampio, ma comunque in miglioramento;
- In Inglese il 60% degli studenti e delle studentesse raggiunge i traguardi (B2 per l’istruzione tecnica e liceale e il B1+ per quella professionale) nella prova di Reading (+4 punti percentuali rispetto al 2023) e il 45% in quella di Listening (+3 punti percentuale rispetto al 2023). Soprattutto per la prova di Listening la differenza della quota di allievi e di allieve che raggiunge i traguardi prescritti è di 31 punti percentuali tra il Nord e il Mezzogiorno.
Studenti accademicamente eccellenti
Anche in questo caso ci sono forti disuguaglianze tra Nord e Sud. Sono pochi al Sud e Isole, solo 7,8%, mentre al Nord si arriva al 22%.
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Rapporto Invalsi 2024, dispersione scolastica
Permangono significative differenze territoriali, con il Mezzogiorno che continua a mostrare difficoltà maggiori rispetto al Centro-Nord, soprattutto in Matematica e Listening. Tuttavia, un dato positivo è la riduzione della dispersione scolastica implicita, che nel 2024 scende al 6,6%, il valore più basso registrato.
Nel 2019 la dispersione scolastica implicita si attestava al 7,5%, per salire al 9,8% nel 2021, forse anche a causa di lunghi periodi di sospensione delle lezioni in presenza. Nel 2022 si era già osservata una leggera inversione di tendenza sia a livello nazionale, passando al 9,7% (-0,1 punti percentuali), sia a livello regionale. Tale tendenza ha poi trovato conferma nel 2023 in cui la dispersione scolastica implicita si è attestata all’8,7%, quindi in ulteriore calo.
Grazie al generalizzato miglioramento degli esiti delle prove dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, nel 2024 la dispersione scolastica implicita scende al 6,6% e solo in due regioni italiane (Campania e Sardegna) rimane sopra il 10%. A livello nazionale, quindi, la dispersione scolastica implicita raggiunge il valore più basso da quando è iniziata la sua rilevazione (2019).