Risultati Pisa 2009, gli studenti italiani un po’ meno lontani dalla media Ocse
Sembrerebbero confortanti le riposte fornite nel 2009, sulle capacità di lettura e le competenze in matematica e scienze, da 30.905 studenti italiani 15enni, frequentanti 1.097 istituti liceali, tecnici e professionali sparsi per le 21 regioni, in occasione dei quesiti posti loro dai responsabili del Pisa, il ‘Programme for international student assessment’, organizzato per quarta volta in nove anni dall’Ocse. Gli apprendimenti di nostri giovani – stavolta messi a confronto con altri 33 Paesi dell’area Ocse più 31 ‘partner’ – fanno ben sperare perché soprattutto rispetto al 2003 e al 2006, ed in particolare al Sud, sono stati ravvisati dei miglioramenti.
In base a quanto comunicato a Parigi il 7 dicembre, e in contemporanea a Frascati, alle porte di Roma, attraverso l’Invalsi, è risultata in assoluto la Lombardia la Regione ad aver raggiunto le migliori performance, superando la media Ocse in lettura (522), matematica (516), scienze (526). Come incremento, invece, stavolta a riscattarsi sono le regioni meridionali. Basta andare a verificare i risultati raggiunti in matematica, da sempre la `bestia nera dei nostri studenti: complessivamente i 15enni italiani hanno fatto registrare 483 punti, risalendo così di tre posizioni rispetto al 2006, ma è al Sud, dopo il crollo del 2003 (428 punti), che si sono registrati i progressi più vistosi, tanto da raggiungere quota 465. Certo, i 15enni che frequentano la scuola nel meridione, pur migliorati, hanno ancora molti gradini da risalire: la quota delle sei regioni (Isole escluse) di 465 punti è pur sempre modesta se messa a confronto con la media Ocse, pari a 496 punti, e alla base di partenza del 2000 (quando furono registrati 492 punti). Non può essere comunque un caso che la Regione che ha fatto registrare il maggiore incremento di competenze matematiche sia stato registrato in Puglia: rispetto al 2006 i suoi studenti hanno recuperato ben 50 punti, conseguendo risultati superiori rispetto alla media nazionale.
Per quanto riguarda, invece, le capacità di lettura, i giovani studenti italiani hanno riportato 486 punti (al Sud 468), piazzandosi al 29esimo posto (su 75 partecipanti e a fronte della media Ocse di 493): è significativo che nel 2000 il punteggio medio riportato, sempre in Italia, fu pari a 487 (al Sud 463). Anche per le competenze scientifiche l’Italia ha fatto registrare un buon incremento: dalle risposte fornite dagli studenti è risultato un punteggio medio pari a 489 (a fronte delle media Ocse di 501). Mentre al nord si conferma l’ottima performance di 10 anni fa (attorno a quota 515, con risultati più brillanti nei licei ed in alcuni tecnici), al meridione l’aumento è stato particolarmente sensibile: si è passati dai 451 punti del 2000 ai 466 del 2009.
A livello internazionale per il nostro Paese non cambia molto: l’Italia si posiziona sempre a metà dei 65 Paesi che hanno messo a disposizione i loro studenti per partecipare all’indagine internazione Nel confrontare l’abilità nella lettura dei testi, la parte più rilevante dell’indagine del 2009, con 486 punti l’Italia recupera alcune posizioni piazzandosi comunque sempre 29esima, appena davanti a paesi come Macao (Cina), Portogallo e Ungheria, ma soprattutto le nazioni più prestigiose del vecchio continente: la Gran Bretagna, 25esima, la Francia, 22esima, e la Germania, 20esima con 497 punti (quindi oltre la media Ocse).alla Slovenia: la media Ocse rimane così sempre più in alto, a quota 493.
Dando uno sguardo alle prime posizioni è Shanghai‐Cina ad aver ottenuto in assoluto il punteggio medio in lettura più elevato (556); anche la Corea (539) e la Finlandia (536) si pongono a livelli di eccellenza, seguiti da Hong Kong (533), Singapore (526), Canada (524), Nuova Zelanda (521), Giappone (520) e Australia (515). Tra i paesi europei solo l’Olanda, oltre alla Finlandia, compare nella top 10: decima con 508 punti. Seguono Belgio, Norvegia, Stati Uniti (che si posizionano al 17esimo posto) e Svezia.
Se si vanno a verificare i risultati delle altre competenze esaminate, sempre rispetto a quanto accade fuori confine, l’Italia scivola ancora più indietro: nelle scienze gli studenti della penisola fanno registrare quota 489 posizionandosi al 35° posto, un gradino in più rispetto a tre anni prima ma ancora 11 punti sotto alla media Ocse (501 punti). Anche se recuperano 23 punti, in matematica non va meglio. Anzi: gli allievi italiani si collocano in 36esima posizione, con 483 punti, ancora a 13 dai 496 che rappresentano la media internazionale. Irraggiungibili, molto oltre i 500 punti, ci sono sempre le nazioni asiatiche.