Nel pomeriggio di ieri, lunedì 22 aprile si è svolto un incontro presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito tra i sindacati e il Dipartimento per le risorse finanziarie e strumentali per una informativa sullo stato di avanzamento del Piano di semplificazioni amministrative avviato lo scorso anno. Nel corso dell’incontro è stato anche discusso il problema delle rivalse inviate dall’INPS alle scuole per gli interessi da ritardato pagamento del TFR o TFS.
Riportiamo il report pubblicato da Cisl Scuola.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato in particolare il progetto per nuove soluzioni organizzative e digitali per la gestione delle domande di cessazione dal servizio da parte delle segreterie scolastiche. In sostanza è in atto la realizzazione di una funzionalità integrata tra sistema applicativo del MIM (SIDI) e sistema applicativo di INPS (Passweb) tale da semplificare il processo e renderlo più efficiente. Le segreterie dovranno utilizzare solo SIDI e non più Passweb. Il personale scolastico non dovrà quindi operare a video su due sistemi diversi, validando periodo per periodo la posizione assicurativa, né dovranno essere calcolati e inseriti manualmente i dati relativi, ad esempio, alla retribuzione imponibile e al c.d. “ultimo miglio”, che saranno disponibili tramite collegamento con NoiPA. Solo in presenza di incongruenze riscontrate da INPS, il personale scolastico dovrà intervenire adeguando i dati incongruenti.
Il progetto, realizzato in stretta collaborazione tra sistemi informativi del MIM e dell’INPS, sarà disponibile nel corso del prossimo anno scolastico.
Il secondo punto all’ordine del giorno dell’incontro riguardava le rivalse che arrivano diffusamente alle scuole da parte dell’INPS, con le quali si chiede alle istituzioni scolastiche di farsi carico del pagamento degli interessi conseguenti al ritardo con cui è stato pagato in molti casi il TFS e il TFR.
Il ministero, pur precisando la propria estraneità alla vicenda, ha aperto una interlocuzione con INPS per valutare le diverse casistiche e contestare quelle che addossano impropriamente responsabilità di altri alle scuole, impegnandosi a fornire alle scuole stesse una nota con chiare indicazioni operative.
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