Anche nel terzo millennio (ma forse proprio per questo) sopravvivono superstizioni fra gli studenti alle prese con il primo giorno di scuola. Secondo Skuola.net, che ha intervistato ottomila giovani, i ragazzi crederebbero ancora nei banchi “fortunati”, talismani e altri gesti “magici” come chi non entra mai per primo in classe, o chi indossa solo qualcosa di nuovo. C’è chi ascolta ogni volta una determinata canzone e chi si siede sempre vicino allo stesso compagno. E non manca chi porta in classe un oggetto a cui è particolarmente legato.
Ma c’è anche chi indossa lo stesso vestiario considerato “fortunato” e chi crede ai buoni auspici di una specifica colazione.
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Skuola.net ha pure raccolto delle testimonianze:
“Il primo giorno di scuola conto da 100 scalando fino a 0 andando verso la fermata dell’autobus” racconta uno studente. Gesti molto precisi, con poteri quasi magici: “Entro a scuola con il piede destro, e la sera prima leggo un libro in particolare”; “Non entro mai per primo in classe”; “Devo avere i capelli sciolti”; “Mi faccio accompagnare dai miei, se così non è l’anno va male”.
Ma la lista continua. Anno (scolastico) nuovo, vita nuova: così deve essere “nuovo” anche l’outfit: “Compro sempre vestiti e scarpe nuove per il primo giorno di scuola”. Rispondono all’appello anche quegli studenti che trovano presagi nelle condizioni metereologiche, portatori di antiche credenze popolari: “Se è brutto tempo il primo giorno di scuola l’anno sarà positivo. Brutto di mattina il bell’anno si avvicina!”
Un rituale magico, per alcuni studenti, può essere anche quello di comportarsi bene o meglio del solito. E un ragazzo confessa: “Questo è l’unico giorno di scuola in cui arrivo in orario!”.